Tedeschi? Cattivi! Olandesi? Pessimi! Italiani? Inaffidabili! Se continuiamo così non andremo da nessuna parte e ripeteremo, crisi dopo crisi, gli stessi ruoli prevedibili, come in un film scadente.

Tedeschi? Cattivi! Olandesi? Pessimi! Italiani? Inaffidabili! Se continuiamo così non andremo da nessuna parte e ripeteremo, crisi dopo crisi, gli stessi ruoli prevedibili, come in un film scadente.
Il tedesco è sicuro di sé nel peggiore dei modi, nel modo più disgustoso e inesorabile, perché è ciecamente convinto di sapere la verità: una scienza, cioè, da lui stesso elaborata. (Lev Nikolaevic Tolstoj, Guerra e pace)
Anche gli europeisti più convinti stanno iniziando a sentirsi a disagio di fronte a mesi (anni) di interventi europei poco comprensibili decisi in tavoli ristretti dove l’Italia non siede; di fronte a palmari cecità riguardo a fenomeni rilevanti che non si riescono ad affrontare efficacemente e con unitarietà d’intenti.