Il dibattito sulla maternità surrogata per le coppie gay è, al solito, ideologico. Se non impariamo a tenere l’etica separata dalla politica, ci condanneremo a uno stato moralista, e quindi autoritario.

Il dibattito sulla maternità surrogata per le coppie gay è, al solito, ideologico. Se non impariamo a tenere l’etica separata dalla politica, ci condanneremo a uno stato moralista, e quindi autoritario.
Il modello decisionista macroniano scricchiola, ma il suo opposto – quello consociativo italiano – è inefficace. Che fare?
Il karaoke di Meloni e Salvini, dopo il dramma di Cutro, vi indigna? Pensate un po’, io sono stanco morto dell’indignazione sul nulla, della rincorsa del vuoto, del banale quotidiano spacciato per politica.
Concludiamo la serie sui “topi” con una riflessione sulle strategie sociali che adottiamo (io, voi, Putin…).
Siamo il frutto di una quantità inimmaginabile di vincoli, condizioni, accidenti… ma abbiamo la possibilità di riflettere su questo e dare un indirizzo alla nostra vita.
Discutere di Intelligenza Artificiale mi porta a ragionare sul senso della vita, sulla conoscibilità del mondo, e inevitabilmente sul senso del vivere collettivo e della democrazia.
Prima o poi lo dovremo capire: la Democrazia in cui crediamo è una favola per bambini…
C’è una perversa eterogenesi nei risultati quotidiani, a livello di senso comune, di visione del mondo del cittadino medio, causata dall’enorme complessità sociale contemporanea, e questa eterogenesi si traduce nella complessiva inconsapevolezza in merito alle conseguenze pratiche (pratiche!) degli atti compiuti o non compiuti dai governanti (non solo da loro, ovvio). L’isolamento crescente che il governo Meloni (e Meloni in quanto premier) sta subendo a livello internazionale, è questione che potrebbe non essere chiaramente considerata e valutata nelle conseguenze. Anzi, probabilmente qualcuno pensa “Che si fotta Macron!”, oppure il classico “Tanti nemici, tanto onore” (per il “Noi tireremo diritto” occorre aspettare qualche mese…). Sempre su quest’onda, probabilmente moltissimi italiani hanno dimenticato il ruolo preminente che il governo Draghi (e Draghi in quanto premier) ha avuto per un brevissimo momento in Europa, e anche qui gli antipatizzanti draghiani avranno fatto spallucce anche all’epoca. Essere isolati, essere considerati inaffidabili, vuole dire non contare; non contare significa subire le decisioni di Bruxelles, della BCE, di Washington, di Pechino, della Libia, di Erdogan, di tutti, perché tutti sanno che non contiamo nulla, che siamo buoni solo a parlare e – spesso – straparlare, senza riuscire a costruire uno straccio di visione di medio raggio del ruolo che l’Italia dovrebbe avere nel mondo. Ma mica per avere una medaglietta da appuntarsi sul petto… Semplicemente per difendere gli interessi italiani. Non a parole.
Sto cercando il vero e unico elemento che ci possa differenziale da un robot intelligente: ma per ora non l’ho trovato…
Combattere le ingiustizie sociali con la stupidità non è proprio il massimo… Il caso della RAF.
ChatGPT non sa valutare bene le politiche pubbliche come faccio io, ma lo fa già molto meglio di come lo fanno alcuni miei colleghi. Quale futuro per le professioni intellettuali?
Ancora una volta, la polemica su Zelensky a Sanremo non riguarda Zelensky a Sanremo, ma la visibilità di chi si agita per partito preso.
Nordio ha ragione quando vuole limitare l’uso delle intercettazioni, strumento chiave del potere repressivo di una parte di Magistratura che ha dimenticato il concetto della democrazia.
Giro di vite in Irlanda sul consumo di alcol, e in Italia c’è chi plaude. Ma andiamoci piano con le proibizioni, vi prego!
La fine del PCI ha portato a partiti riformisti (oggi il PD) privi di identità, di una visione, di un quadro programmatico organico. Difficile porvi rimedio ora col congresso.