Breve guida all’insopprimibile impulso del commento.

– Mezzi di comunicazione di massa;
– Social media.
[NOTA: per “Internet” in generale c’è altra categoria]
Breve guida all’insopprimibile impulso del commento.
I talk show sono il male. Sono manipolatori, faziosi, falsi. Ma perché mai continuare a guardarli?
Al dramma della guerra si aggiungono le brutte notizie delle elezioni in Ungheria e Serbia. Attenzione: sono segnali chiari di un cambiamento epocale che dobbiamo prepararci ad affrontare.
Come ai tempi del Covid, col suo codazzo di esperti, oggi subiamo lo straparlare sulla guerra di intellettuali che hanno dimenticato il loro ruolo sociale.
Abbiamo scoperto che se volete promuovere su Facebook un libro che ha nel titolo la parola “Democrazia”, semplicemente non potete.
L’esibizione del dolore per raccogliere fondi, anche se ha uno scopo condivisibile, è una modalità discutibile.
Come prendere coscienza che Facebook è il male, e intraprendere un percorso di riabilitazione. Ispirato a una storia vera.
Dialogare coi no vax? E come, se ogni parola che dici è rifiutata a priori? Lasciamoli perdere, e concentriamoci su cose più serie.
Malika Chalhy, cacciata da casa perché omosessuale, è stata al centro di una gara di solidarietà. Ma niente paura! Ci hanno pensato Selvaggia Lucarelli e il Codacons e risistemare le cose.
Facebook combatte le centrali di fake news, ma quanto efficacemente?
Un articoletto da quattro soldi che sottilmente semina dubbi antiscientisti. Ma noi siamo di guardia e smascheriamo l’inganno.
Da anni sul grande e sul piccolo schermo negli USA si esaltano i “bad cops”, quelli che estorcono confessioni a suon di cazzotti. E questo influenza il pensiero collettivo.
Lo diciamo da anni: è necessario creare una vera e propria cittadinanza digitale, con relativi diritti e doveri.
I Soloni politicamente corretti se la prendono questa volta con “Grease”, filmetto stupido di cinquant’anni fa. Senza nessuna contestualizzazione storica, ovviamente e dimenticando – i più anziani che all’epoca c’erano – come si pensava e viveva all’epoca.
Flavio Insinna fa una battuta contro la caccia e i cacciatori insorgono e minacciano di boicottare il suo programma. Fanno tenerezza, residui di un’epoca definitivamente tramontata.