La fine del PCI ha portato a partiti riformisti (oggi il PD) privi di identità, di una visione, di un quadro programmatico organico. Difficile porvi rimedio ora col congresso.

– Religioni e chiese;
– Ideologie, credenze assolute;
– Senso identitario, appartenenze politiche forti.
La fine del PCI ha portato a partiti riformisti (oggi il PD) privi di identità, di una visione, di un quadro programmatico organico. Difficile porvi rimedio ora col congresso.
Benedetto XVI era un avversario della scienza, come hanno scritto in molti? Forse, ma certamente era in numerosa compagnia.
Aspro scontro di potere in Vaticano. Ma i contendenti non sono stati ispirati dallo Spirito Santo? Qualcosa non quadra…
Secondo Robert Nozick, l’avversione degli intellettuali “parolai” verso l’economia di mercato nasce dal traumatico passaggio dalla scuola al mondo esterno.
Kevin Spacey, licenziato in tronco dal set di House of Cards, bandito da Hollywood per presunte molestie sessuali… È innocente! Adesso, chi paga i danni?
La tendenza degli intellettuali ad abbracciare ideologie massimaliste ha finito per relegarli in un ruolo di insignificanza.
Noi che crediamo nella nostra parte, e siamo sicurissimi che quegli altri sbagliano, dobbiamo essere consapevoli che “loro” credono nella loro parte, e sono sicurissimi che noi sbagliamo. Che fare quindi?
Molte critiche all’accordo Calenda-Letta provengono da liberali duri e puri che non vogliono mescolarsi coi “comunisti”, e da riformisti duri e puri che non voglio mescolarsi coi “liberisti”. Ma il problema è interamente loro e del loro pensiero corto.
Votare Forza Italia perché ci si dichiara liberali, oppure votare PD perché si è riformisti, è come trascinare le racchette di nordic walking a casaccio, sprecando energie e procurandosi un danno.
Il pacifismo colto, forbito, ma essenzialmente ideologico e astratto, spiegato bene con l’ultimo articolo di Bertinotti.
Il patriarca ortodosso Kyrill è un caso esemplare dei rapporti fra (tutte le) religioni e il potere. Ma non solo la religione cerca di condizionare gli individui…
Vi ricordate del “Grande Disagio” dei novax? E’ tornato alla grande adesso, riguardo alla guerra in Ucraina. Ma noi vigiliamo.
La difesa della nazione ha dei costi che in tempo di pace sono ritenuti eccessivi. Ma una riflessione seria sul suo ruolo, oggi, è quanto mai necessaria, specie in Italia.
In momenti critici come questo, il moralismo produce confusione e danni enormi.
I russi subiscono una forte disinformazione e non conoscono la realtà della guerra in Ucraina. Oppure, in parte, non vogliono sapere la verità e gli va bene il regime putiniano?