E’ il popolo che è “bue” (specie se vince l’avversario politico) o sono i leader politici che non sanno comunicare?

– Funzionamento della Democrazia e suoi princìpi;
– Elementi distorsivi e pericoli per la Democrazia.
E’ il popolo che è “bue” (specie se vince l’avversario politico) o sono i leader politici che non sanno comunicare?
Canea a favore della legge elettorale proporzionale da destra e da sinistra. Noi di Hic Rhodus siamo contrari, e vi spieghiamo perché.
C’è una distanza siderale fra quanto discettano e propongono alcuni intellettuali, sindacalisti, politici, e il mondo reale, che funziona in un modo sconosciuto a molti di coloro che straparlano.
Andare a votare “Sì” ai referendum di domenica prossima, senza illusioni, fosse anche con dubbi, anche semplicemente per affermare il diritto a non stare zitti di fronte allo scandalo della malagiustizia italiana.
Il declino di Salvini e Conte è emblematico di un modo spregiudicato, populista e casuale di intendere la politica. Purtroppo, all’orizzonte, non si vede molto altro.
Il diritto all’aborto è pesantemente minacciato negli USA. Ma c’è una riflessione più ampia da fare, che riguarda il senso – anche da noi – dei diritti civili minacciati dal potere repressivo.
Per carità, non dobbiamo essere tutti dei geni, letterati e sapienti, ma un minimo, un minimissimo sotto il quale ci rifiutiamo di essere tolleranti, si può chiedere?
Le menzogne svedesi e quelle cinesi. Due modelli di società e di governo, ma il medesimo modus operandi del potere: mentire.
Presentazione sommaria di “Pensare la democrazia nel terzo millennio”, edito da Bonanno.
Capisco lo sgomento, e mi unisco alla folla di persone preoccupate, ma se eleggessero Berlusconi al Quirinale con chi, esattamente, dovremmo prendercela?
Viva le restrizioni in tema di vaccini e certificato verde. Abbasso chi non si vuole vaccinare! Ma siamo sicuri che la maggioranza abbia sempre, necessariamente ragione (P.S. Questo non è un post no vax).
Adesso (solo adesso) si pensa di sciogliere Forza Nuova. E poi? Poi i problemi rimarrebbero, identici, come prima.
Il disastro di ieri a Roma segna il passaggio definitivo dalla protesta sciocca e folkloristica dei no vax all’eversione. E’ imperativo reagire.
Cosa manca agli intellettuali per svolgere il loro ruolo sociale? Una riflessione.