
Dopo il nostro precedente post in cui criticavamo il decreto sulla rivalutazione del capitale della Banca d’Italia, è successo un po’ di tutto. Alla Camera, dove il decreto è stato convertito definitivamente in legge, si è scatenata una furibonda battaglia dalla quale nessuno è uscito in modo particolarmente onorevole. Nel frattempo, la tesi sui “miliardi regalati alle banche” (che, semplificando, avevamo proposto anche noi come chiave di lettura critica del provvedimento) si è fatta sentire sui giornali e sul web, suscitando opposte prese di posizione, fino a indurre il Ministero dell’Economia a pubblicare una nota per confutare quelli che il Ministero chiama “argomenti privi di relazione con la realtà dei fatti”, e la stessa Banca d’Italia a emettere un “chiarimento” più sobrio di quello ministeriale, ma certamente meno algido dello stile abitualmente usato dal sussiegoso istituto di via Nazionale; comunque, delle fonti che difendono il decreto, questa mi appare la più esatta, e farò spesso riferimento ad essa, sebbene io sia nella sostanza di opinione nettamente opposta.

