Non molto tempo fa abbiamo pubblicato un articolo dal titolo Soluzioni praticabili al problema dell’immigrazione attirando alcune critiche. Poche, per la verità, ma non sempre i critici hanno voglia di esprimersi con una protesta esplicita e quindi potremmo avere urtato la suscettibilità di più persone. L’oggetto del contendere – per chi non avesse letto il testo – è che le “soluzioni” da me proposte appaiono eccessive e ciniche: o un lassismo cieco che consenta agli emigrati una miserabile vita di carità pubblica o un’azione muscolare con ferreo presidio delle coste, respingimenti in mare e, qualora servisse, l’uso delle armi.