Ovviamente il TAR di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’Avvocatura generale dello Stato contro l’ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Ovviamente. Non compete alle Regioni emanare direttive contro una pandemia, in aperto contrasto con le decisioni del governo. Non penserete che Jole non lo sapesse? Certo che lo sapeva, ma non glie ne è importato nulla. Lei non ci rimette un centesimo, gli avvocati regionali (dipendenti pubblici o comunque pagati con denaro pubblico) hanno sbrogliato la matassa senza farle perdere neppure un minuto di tempo, lei ha guadagnato benemerenze dalla sua lurida parte politica, è stata sui giornali… Per lei solo punti positivi. Per i cittadini più stupidi (una grande quantità) il godimento di avere una Presidente coi coglioni, per i cittadini più sensibili, invece, una grande rabbia. Ma grande grande: siamo pieni di questa gentaccia, che fanno un male incalcolabile al Paese.
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Il pero dell’inquinamento

Il pero, naturalmente, è quello da cui il luogo comune fa cadere gli sprovveduti che si accorgono che qualcosa non va nell’aria che respiriamo (o nell’acqua che beviamo, o nelle carni che mangiamo…) solo perché gli impongono le targhe alterne. O che le mezze stagioni sono sparite a causa del surriscaldamento crescente. Il problema è talmente reale e grave da far prendere risoluzioni apparentemente abbastanza serie alla recente conferenza sul clima di Parigi, anche se poi bisognerà vedere cosa si farà concretamente e a breve.
In spirito (hicrhodusiano) di servizio eccovi alcune informazioni puntuali che potranno farvi capire meglio, speriamo, di che materia sia fatto il problema.
