Aspro scontro di potere in Vaticano. Ma i contendenti non sono stati ispirati dallo Spirito Santo? Qualcosa non quadra…

Aspro scontro di potere in Vaticano. Ma i contendenti non sono stati ispirati dallo Spirito Santo? Qualcosa non quadra…
Cari lettori di Hic Rhodus vi segnalo che ho aperto un blog di miei racconti e foto (e qualcos’altro…) a questo indirizzo web: https://alamagoozlum.blog Mi farà molto piacere se darete un’occhiata e, se lo crederete, vi iscriverete al blog. Per ora – ho appena iniziato – troverete poche cose, ma ho un archivio abbastanza fornito e con calma aggiungerò altro. Senza fretta, così non ci stressiamo.
L’Abbecedario conclude il suo percorso. Ecco il sommario riepilogativo.
Ah, ma il 2023 sarà diverso, eh? Sissignori!
Se vi è piaciuto questo post, mettete un cuoricino!!!
Andrew Tate, al di là della “lite” con Greta Thunberg e dell’arresto in Romania (QUI, se non sapete di cosa io parli) è un indicatore chiaro, lampante, di quanto diciamo da anni sul nostro blog. Quest’uomo, una vera testa di cazzo, è il guru TikTok della misoginia e della violenza. Spiego: probabile sfruttatore di donne e stupratore, coi suo contenuti sfacciatamente sessisti ha accumulato 11 miliardi di visualizzazioni su una piattaforma da adolescenti, con miriadi di seguaci e follower. Qui non si tratta di parlar male di un social, di invocare chissà quali misure repressive o altre stupidate. I social esistono e sono il pane e il companatico di mezza umanità; i controlli sono quasi impossibili e inutili, oltre che discutibili. Si tratta, però, di essere vigili, consapevoli, critici, se adulti; e assolutamente vigili e attenti se genitori di un minore, che potrebbe facilmente scivolare nella ragnatela di uno dei tanti schifosi individui che vivono, alla grande, adescando adolescenti e adulti stupidi. Il mondo è diventato difficile, ma se si sviluppa consapevolezza si può sopravvivere. #NonOmologatevi.
Show RAI di fine anno da Perugia. Scandalo! I benpensanti della città insorgono.
L’ambiente è un concetto troppo astratto. La cartaccia per terra, invece, è lì, proprio ora, e va raccolta.
La libertà non è star sopra un albero…
La polemica sul “lavoro congruo”, che non rimarrebbe più ragione per rifiutare l’offerta mantenendo il reddito di cittadinanza, è assolutamente pretestuosa e basata su presupposti falsi. Vediamo il perché.
Ilya Yashin, in Russia, accetta la galera pur di dire la verità sui crimini di guerra putiniani. Una luce che rischiara le tenebre anche nella grassa, stanca, annoiata Europa indaffarata per il Natale.
Lasciamo stare i risvolti giudiziari di questo scandalo che, si comincia a dire, dilagherà coinvolgendo numerose personalità di vari paesi europei. Il problema è politico, di selezione della classe dirigente che stancamente mandiamo nei posti di responsabilità su indicazioni, sempre più maldestre, di forze politiche che sono sempre più eterodirette e indisponibili al reale confronto coi cittadini, con gli elettori. Ma anche questa è storia vecchia. Quello che ci deve realmente turbare, oggi, è che i mascalzoni che verranno accertati, nel minare la credibilità del Parlamento Europeo, e di riflesso di tutto il progetto di Unione, sono un soccorso insperato a Orban, un aiuto a Xi, un sostegno al populismo internazionale. Putin starà brindando con Vodka Beluga, gli ayatollah ringraziano Allah, mentre le vere vittime siamo noi tutti, cittadini europei speranzosi in diritti certi, in sviluppo equo, in una patria condivisa. Io me ne infischio del fatto economico in sé, delle meschine furbate opportunistiche, della doppia morale di politici imbarazzanti. Cose pessime alle quali siamo abituati da tempo; no, è immaginare Putin felice del nostro disastro, questo sì è imperdonabile.
Con quale criterio possiamo definire “diritti” le istanze delle minoranze? Qual è il confine oltre il quale i diritti delle minoranze diventano soprusi?
Non mi do pace: possibile che siamo circondati da ignoranti opportunisti e avidi professionisti?
Basta ipocrisie. Casamicciola piange i morti degli abusi, ma gli abusi sono il frutto di una mentalità condivisa, a Ischia come altrove in Italia.