Lecite le critiche a Draghi; ma non quelle basate sull’ideologismo gretto e sull’incompetenza populista.

Lecite le critiche a Draghi; ma non quelle basate sull’ideologismo gretto e sull’incompetenza populista.
Ci sono poche donne nel Governo Draghi. Apriti cielo! Ma nessuno si indigna perché manca una rappresentanza di ragionieri umbri…
Draghi ha annunciato la lista dei Ministri che ha sorpreso un po’ tutti, nel bene e nel male. Ma a un esame razionale, alla luce del contesto attuale, dobbiamo solo essere contenti.
La vicenda dei 5 Stelle rivela, con un misto di farsa e tragedia, una crisi di rappresentanza politica che è trasversale. Ma dove sono le voci critiche capaci di ricostruire capitale sociale, mostrare una visione, guidare la nostra democrazia?
Gli omicidi continuano a calare da decenni, in Italia, facendo del nostro Paese uno dei più sicuri al mondo. Stabili i femminicidi, a livelli comunque non preoccupanti.
Monica Amore, consigliere comunale torinese con 5 inutili Stelle, pubblica un post antisemita. Scandalo, proteste, lei cancella il post e si scusa, Appendino prende le distanze. E tutto va in cavalleria. Sono anni, decenni, che gli stupidi, gli ignoranti e sovente ignobili sciacalli, dicono e scrivono le cose peggiori, poi fanno spallucce e si scusano. E semmai ricominciano il giorno dopo. In un mondo che consuma tutto, e in particolare in un movimento politico che veramente ha consumato tutto, e il suo contrario, direi che non basta. Le parole di odio sono pietre; le scuse di comodo sono prese in giro. I 5 Stelle fanno schifo.
Grillo cerca di giustificare il sostegno a Draghi con un post estremamente rivelatore; perché di fatto non dice nulla, non propone nulla, e si prepara ad accettare tutto.
Al di là di cosa farà il governo Draghi, si è giù messo in moto un domino di effetti interessanti; il M5S in crisi, la destra spaccata, la sinistra costretta a inventare un pensiero.
Arriva Draghi. Non vi piace? Lo capisco, ma forse potevate pensarci prima…
Avremo un governo Draghi? Sembra di sì, e potrebbe essere un bene. Ma sarà comunque il frutto del totale fallimento della politica, una politica malsana che continua a essere maggioranza in Parlamento e nel Paese.
Per uscire dal buco in cui si sono cacciati, i protagonisti della crisi di governo propongono un patto scritto. Vi spieghiamo perché si tratta solo di una presa in giro.
Un commento sulla crisi di governo? Una crisi totalmente impolitica, un gossip continuo, una totale mancanza di visione politica; ma non da oggi; e non è affatto finita.
Non ci sono vere ragioni politiche alla crisi di governo in atto. Il fatto è che non c’è nulla di politico, da anni, nel panorama italiano, ma solo un simulacro, una farsa.
Roberta Lombardi cerca di riscrivere la storia del M5S. D’altronde si sa, la Storia viene scritta dai vincitori, e i populisti sono al governo e devono presentarsi con una faccia rispettabile.
L’assalto al congresso americano non è un fatto isolato di momentanea follia, ma un segnale preoccupante della crisi delle democrazie liberali occidentali.