Qualche giorno fa è apparsa la notizia della comunità cattolica bresciana che intende curare i gay con la preghiera; non ve la sto a spiegare più di tanto rimandando all’articolo originale che – per me – è di una tristezza disarmante. Chi frequenta Hic Rhodus conosce la nostra posizione liberale sui diritti degli omosessuali e la nostra posizione culturale sulla libertà sessuale in generale e non ne riparleremo. Quello che trovo interessantissimo sotto un profilo sociologico è l’uso della preghiera come (tentativo di un) atto trasformativo della realtà