Nel ventennio mussoliniano molti intellettuali furono fascisti. Togliere le targhe commemorative dalle strade? È questa la strada giusta o è meglio ricordare il bene e anche il male?
Nel ventennio mussoliniano molti intellettuali furono fascisti. Togliere le targhe commemorative dalle strade? È questa la strada giusta o è meglio ricordare il bene e anche il male?
Il problema non è avere “una certa età” e ricordarsi, ma avere voglia di farlo interrompendo per un momento il flusso dell’attualità. Intendo dire che siamo tutti presi dall’adesso, dal qui e soprattutto dall’io, e tutto ciò che resta indietro nel tempo sfuma rapidamente facendoci perdere il fondamentale valore di insegnamento dell’esperienza.
Scrive Borges
ogni cosa, a ognuno, accade precisamente, precisamente ora. Secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell’aria, sulla terra e sul mare, e tutto ciò che realmente accade, accade a me… (Jorge Luis Borges, “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, in Finzioni).
La frattura fra un presente che ci pone problemi e un passato che ci può fornire suggerimenti è recente, è opera della tecnologia ed è grave e da pochissimi denunciata nella sua drammaticità
Alla fine di ogni anno, i bilanci sono d’obbligo, e anche il campo della scienza non fa eccezione: riviste e siti specializzati hanno pubblicato le loro classifiche del “meglio del 2014”, naturalmente soggettive e discutibili come tutte le classifiche di questo tipo. Vediamo, pescando tra alcune di queste selezioni, un piccolo numero di scoperte che meritano una segnalazione particolare e perché.