I parlamentari che per polemica si sono dati assenti al discorso di Zelensky non sono rappresentanti del popolo con legittime opinioni diverse. Chi ha opinioni diverse sceglie i luoghi e gli argomenti per sostenerle, e questa si chiama democrazia. Questi invece sono omini piccini: poco cervello e poca etica, poca compassione e niente politica. Solo sciagurata ciarlataneria.
Tag: populisti
I collaboratori dei peracottari
Come rimediare al pasticcio calabrese e della sua sanità? Semplice: con un Uomo della Provvidenza!
Cronache del virus # 5
Prime chiare conseguenze sociologiche della crisi del virus: stanno scomparendo i personaggi di mezza tacca e i palloni gonfiati. L’Europa dipende dalle religioni? Una cronaca a puntate del mondo ai tempi del virus.
Le attuali proiezioni sui risultati del 26 maggio smentiscono la narrativa di una prossima presa del potere dei sovranisti di destra. Quella in corso, semmai, è una redistribuzione interna ai tre gruppi dell’establishment europeo (Partito popolare europeo, Partito socialista europeo, Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa) e ai tre gruppi sovranisti di destra (Conservatori e riformisti europei, Europa delle nazioni e della libertà, Europa della libertà e della democrazia diretta). Secondo l’ultima simulazione di fine marzo dell’Europarlamento, le tre forze tradizionali europeiste (Ppe, S&D e Alde) dovrebbero andare oltre il 60 per cento (con i Verdi arrivano al 66). I tre gruppi dei sovranisti di destra (Ecr, Enl e Efdd) non dovrebbero superare il 22 per cento. Esattamente come cinque anni fa.
David Carretta, Il raggiro degli anti Ue, "il Foglio", 9 apr 2019
