Tag: Telecom Italia

Stretta la banda, larga la via…

leafTutti sappiamo che l’Italia è in grave ritardo nell’adeguamento delle nostre reti di comunicazione ai requisiti di capacità e capillarità proposti dall’Agenda Digitale Europea, e che in generale la diffusione della rete fast broadband in Italia è ancora piuttosto limitata. Negli anni, si sono avvicendati diversi piani mirati a superare questo ritardo (anche se dovremmo chiederci se sia davvero questo il ritardo italiano nella digitalizzazione), e in questi giorni c’è stato l’annuncio di un piano, guidato da Enel e benedetto dal Governo, per la banda ultra-larga in 224 città a partire da Palermo, Napoli, Genova e Firenze. Grande assente da questo scenario, Tim/Telecom Italia.

Se la Cina investe in Italia è un bene o un male?

19-colosseo-illuminato_672-458_resize

Nello scorso giugno, il nostro Primo Ministro Matteo Renzi è stato in visita ufficiale in Cina, e in quell’occasione è stata definita una serie di accordi bilaterali soprattutto relativamente a collaborazioni industriali e commerciali, ed è stato adottato un “Piano d’azione triennale per il rafforzamento della cooperazione economica tra Italia e Cina”. A ottobre, il Primo Ministro cinese Li Keqiang ha restituito la visita, confermando i buoni rapporti tra Cina e Italia, e va detto che il 2014 ha visto un’impennata degli investimenti cinesi in Italia. Tutto bene quindi? Vediamo.

L’Italia è un paese per startup?

Coins and plant, isolated on white background

Periodicamente, i nostri giornali pubblicano notizie su giovani imprenditori italiani che ottengono successi in concorsi o iniziative internazionali per nuove startup. Gli italiani, recitano invariabilmente questi articoli, sono brillanti e ingegnosi, la scuola e l’università non sono poi così scadenti, eccetera.

Ma l’Italia, oltre a generare questi rampolli creativi e intelligenti, è un ambiente favorevole alla nascita di startup? E poi cos’è davvero una startup? Si tratta del modello di imprenditoria del futuro o è una faccenda di nicchia?