Se non investiamo il scienza e innovazione, non solo i nostri migliori cervelli andranno all’estero, ma il declino del Paese sarà inevitabile.

Se non investiamo il scienza e innovazione, non solo i nostri migliori cervelli andranno all’estero, ma il declino del Paese sarà inevitabile.
Il complottismo e la diffidenza antiscientifica a confronto dei dati. Gli esempi Di Bella e i tumori al seno.
Era necessaria la notizia di un super-batterio made in USA, per rispolverare la consapevolezza di quanto possa essere pericoloso coltivare la farmacoresistenza. In realtà, da novembre 2015 nel resto del globo (Europa, Asia, Africa e Sud America) si sono registrati casi di pazienti infettati da batteri resistenti alla colistina.
Pandemie e, più in generale, malattie infettive sono al centro dei discorsi oggi più che nel passato. Il modo in cui i media trattano l’argomento è spesso più incline al sensazionalismo che alla cronaca tanto da risultare allarmante e, a volte, grossolano. L’effetto che tutto ciò ha sulla nostra percezione del fenomeno è quello di indurci a percepire come eccezionale qualcosa che, in realtà, è assai più naturale di quanto crediamo.
Immaginate un gigantesco asteroide in rotta di collisione diretta con la Terra. Questo è l’equivalente di quello che ci troviamo di fronte oggi – il cambiamento climatico – , eppure noi oggi siamo ancora indecisi nell’agire. (James Hansen)
James Hansen non è l’ultimo arrivato nel mondo della climatologia, dal 1981 siede ben saldo sulla poltrona di capo del Goddard Institute for Space Studies (GISS) afferente alla NASA. La sua affermazione, quindi, non è da prendere così alla leggera: siamo ancora indecisi nell’agire, pur posti dinanzi all’evidenza che le attività umane sono in grado influenzare il clima e l’ambiente in modo assai più incisivo e rilevante di quanto sarebbe lecito e salutare.