La difesa della nazione ha dei costi che in tempo di pace sono ritenuti eccessivi. Ma una riflessione seria sul suo ruolo, oggi, è quanto mai necessaria, specie in Italia.

La difesa della nazione ha dei costi che in tempo di pace sono ritenuti eccessivi. Ma una riflessione seria sul suo ruolo, oggi, è quanto mai necessaria, specie in Italia.
Il governo censura un filmato delle Forze armate. Ne approfittiamo per spolverar via un po’ di ipocrisia…
Il capitolo più spinoso del dossier migrazione riguarda l’opzione militare. Che piaccia o no questa resta una delle possibili e forse inevitabili (ed è di questi giorni la notizia dell’inizio di offensive in Siria). Poiché una grandissima parte dei migranti fugge da zone di guerra e terrorismo (Libia, Siria, Irak…), pacificare quelle zone ed estirpare il terrorismo significherebbe ripristinare una normalità che non imporrebbe più la fuga riducendo drasticamente i flussi migratori.
Parlare di sprechi in Italia è un esercizio retorico. Tutti noi li abbiamo presenti e assistiamo impotenti al fiume di denaro bruciato per niente. Quando si parla di “sprechi”, in questo periodo storico così ricco di pensiero omologato, si intende qualcosa che sta a margine della politica, nel Palazzo, nella casta: gli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato (per tacere su quelli dei parlamentari!), i poltronifici dove ficcare i politici trombati, forse le Province, i super stipendi dei manager… Hic Rhodus ha raccontato alcuni di questi sprechi e in coda a questo articolo vi ricordo le nostre note precedenti su questo tema. Qui invece vorrei segnalare una serie (ampiamente incompleta) di diversi e bizzarri luoghi dello spreco, alcuni vagamente noti e altri, credo, piuttosto sconosciuti. Lo scopo non è quello di presentare l’ennesima galleria degli orrori ma fare una riflessione sulle ragioni del perdurare di questa infinita rete di inefficienza, danno erariale e presa in giro.