La fine del M5S dovrebbe essere la fine della politica approssimata, fatta a spanne senza competenze. “Dovrebbe”, perché non c’è nessuno a imparare questa lezione…
La fine del M5S dovrebbe essere la fine della politica approssimata, fatta a spanne senza competenze. “Dovrebbe”, perché non c’è nessuno a imparare questa lezione…
Il Truce è inaccettabile: razzista, lepenista, sovranista… Ma il vero pericolo proviene dal moralismo populista di Di Maio & Co.
Una coalizione tra grillini e verdi? A me pare che la collocazione naturale del M5s, in Europa, sia nel blocco dei partiti sovranisti. [...] La loro struttura non è democratica. Per noi non c’è differenza tra grillini e Salvini.
Philippe Lamberts, presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo
Il grillismo è un fenomeno sociologico, più che politico. Se non indossiamo nuove lenti interpretative continueranno a vincere loro.
La morte improvvisa di Casaleggio crea inediti interrogativi sul futuro del Movimento 5 Stelle e, conseguentemente, sugli scenari politici complessivi in Italia. Cambierà qualcosa nel M5S? Evolverà, tracollerà… Cosa dobbiamo attenderci?
Su questi temi abbiamo chiesto il parere di alcuni collaboratori di Hic Rhodus.
Di certe storie non è difficile capire fin dall’inizio come andranno a finire ma resta solo un dubbio sul “quando”. La storia del MoVimento 5 stelle è una di queste. Salvo un imprevedibile sussulto che potrebbe rimetterlo in gioco in occasione della prossima elezione del nuovo Capo dello Stato, il progetto urlato nelle piazze si è infranto sull’asfalto come avviene a chiunque salga troppo in alto senza alcun appiglio per rimanerci al momento in cui le correnti ascensionali che ti ci hanno portato si affievoliscono. Ma anche in caso di questo ipotetico sussulto, la permanenza del MoVimento in posizione influente nel teatro della politica italiana sarebbe condizionata dal suo trasformarsi in partito e dunque ammettere di aver voluto aprire la scatoletta di tonno soltanto per entrarci e non per svuotarla. Negando se stesso.