I russi subiscono una forte disinformazione e non conoscono la realtà della guerra in Ucraina. Oppure, in parte, non vogliono sapere la verità e gli va bene il regime putiniano?

I russi subiscono una forte disinformazione e non conoscono la realtà della guerra in Ucraina. Oppure, in parte, non vogliono sapere la verità e gli va bene il regime putiniano?
Le vicende dei teppisti russi in Francia rendono evidenti alcuni fatti:
The Parties agree that an armed attack against one or more of them in Europe or North America shall be considered an attack against them all and consequently they agree that, if such an armed attack occurs, each of them, in exercise of the right of individual or collective self-defence recognised by Article 51 of the Charter of the United Nations, will assist the Party or Parties so attacked by taking forthwith, individually and in concert with the other Parties, such action as it deems necessary, including the use of armed force, to restore and maintain the security of the North Atlantic area (art. 5 del Patto Atlantico).
Rispetto alla moltitudine di fronti caldi sparsi in tutto il mondo, fra i quali anche il molto spettacolare jihadismo tagliatore di teste, quello di cui preoccuparsi veramente nell’immediato è in Ucraina perché pone una sfida inedita all’Occidente: salvaguardare la nostra tranquillità e lasciare l’Ucraina a Putin, sperando ovviamente che si accontenti, o difendere la libertà e i legittimi diritti degli Ucraini fino alle soglie del confronto armato, e mettendo in conto che tale soglia si potrebbe superare all’improvviso?