Prima dei diritti c’è una questione di semantica.
Prima dei diritti c’è una questione di semantica.
Draghi al Quirinale? A Palazzo Chigi? Perché non Imperatore galattico? Tutti guardano a Draghi, ennesimo Uomo della Provvidenza, e non si accorgono del vuoto politico che lo ha generato.
C’è un tempo per tacere e uno per parlare, un tempo per amare e un tempo per odiare. Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
I no vax sono una delle tante rappresentazioni del Grande Disagio, tutte caratterizzate da un fattore unificante: la mancanza di consapevolezza.
Gran parte del dibattito sul ddl Zan è stato mal impostato, indignandosi per presunti diritti negati agli omosessuali. Vediamo come stanno le cose.
Mi si nota di più se cito Volter o Nice?
No Vax e No Green Pass stanno scivolando verso una radicalizzazione inusuale, e inspiegabile con la sola opposizione al vaccino. Occorre rifiutare spiegazioni semplicistiche e interrogarsi su cosa stia accadendo veramente.
“Gli atei sono noiosi, perché parlano sempre di Dio” (Heinrich Böll, Opinioni di un clown).
Carə lettorə, Diə ci ha creatə ugualə, la schwa ci ha resə insignificantə.
Buon successo PD alle amministrative, ma illudersi prematuramente di un nuovo vento politico in Italia, potrebbe essere un errore fatale.
Il manganello degli stupidi.
I No Vax, i No Green Pass, esprimono una grammatica (istituzionale, valoriale…) nuova e aliena con la quale sarà difficile fare i conti.
I disordini di Roma sono stati solo un anticipo. Prepariamoci all’assalto dei Grandi Disagiati.
Cosa unisce i fascisti, i complottisti, i no vax… tanto da portare in piazza mamme, impiegati e ristoratori, assieme alla peggior feccia eversiva? Alla ricerca di un concetto.
Adesso (solo adesso) si pensa di sciogliere Forza Nuova. E poi? Poi i problemi rimarrebbero, identici, come prima.