L’inaccettabile sciopero dei tassisti, uguale a quelli delle centinaia di corporazioni italiane, mostra la debolezza del governo e l’arretratezza strutturale del Paese.

L’inaccettabile sciopero dei tassisti, uguale a quelli delle centinaia di corporazioni italiane, mostra la debolezza del governo e l’arretratezza strutturale del Paese.
Una delle parole con le quali ci riempiamo la bocca, nei nostri commenti e nelle nostre dispute politiche, è ‘democrazia’. Siamo in democrazia; anzi, scusate: in Democrazia. La parola è diventata un’etichetta sulla quale si riflette poco, una parola di cui si dà per scontato il significato e che non si mette in discussione, non si tematizza, non si argomenta.
Coalizioni distributive
Ho pubblicato di recente due post su Hic Rhodus, dedicati a chiarire significato e conseguenze delle azioni collettive del luglio 2015, a Pompei e Roma (QUI e QUI). Ho allargato poi la prospettiva ad altri eventi e ripreso, per spiegarli, la teoria dell’economista Mancur Olson sulle azioni collettive. Riassumo in breve la mia argomentazione.
I conflitti del 1987 e quelli del 2015
In un articolo precedente ho notato le forti somiglianze tra i conflitti distributivi dell’estate 2015 e quelli del 1987, segnati dall’avvento dei Cobas sulla scena sindacale in Italia. Li riassumo in breve: