Con quale criterio possiamo definire “diritti” le istanze delle minoranze? Qual è il confine oltre il quale i diritti delle minoranze diventano soprusi?

Con quale criterio possiamo definire “diritti” le istanze delle minoranze? Qual è il confine oltre il quale i diritti delle minoranze diventano soprusi?
Lo so che i nostri lettori possono essere un po’ stanchi di sentire parlare di no vax, ma che colpa ne ho se costoro offrono esempi cristallini di illogicità?
La crisi causata dal Covid-19 dimostra che i diritti che diamo per scontati sono in realtà un’astrazione.
Dichiaro subito che la mia massima aspirazione è fare assolutamente tutto ciò che mi pare. Credo che questo sia il migliore incipit al presente articolo perché sono certo di essere in buona compagnia, e in questo modo spero di avere catturato la vostra attenzione e benevolenza perché purtroppo, a partire da tale aspirazione, dovrò condividere con tutti voi l’impossibilità di realizzarla completamente. Poiché siete amici vi risparmio tutta la pletora di teorie socio-antropologiche su come siamo finiti, nei millenni, a costruirci una gabbia sempre più fitta di regole (che hanno molto a che fare coi doveri e un po’ coi diritti); sapete, io non uccido voi e voi non uccidete me, io non vengo a rubare la tua mucca e tu non provi a stuprare mia sorella… dopodiché se qualcosa va storto (succede spesso) c’è un giudice che chiarisce le colpe e le pene conseguenti… Poiché Hic Rhodus è un blog sostanzialmente politico salto anche tutta la parte giuridica, o meglio: di filosofia del diritto, e arrivo al nocciolo della questione che esprimerò in questo modo: perché così pochi diritti?