Secondo Robert Nozick, l’avversione degli intellettuali “parolai” verso l’economia di mercato nasce dal traumatico passaggio dalla scuola al mondo esterno.

Secondo Robert Nozick, l’avversione degli intellettuali “parolai” verso l’economia di mercato nasce dal traumatico passaggio dalla scuola al mondo esterno.
Nichilismo, passioni trattenute, aridità diffusa. Viviamo in un mondo triste…
L’impetuoso sviluppo tecnologico sta segnando un punto di svolta nella storia umana. Proviamo a fare qualche ipotesi sul mondo che verrà (include la Mappa 23 – La scomparsa del futuro).
Il problema non è avere “una certa età” e ricordarsi, ma avere voglia di farlo interrompendo per un momento il flusso dell’attualità. Intendo dire che siamo tutti presi dall’adesso, dal qui e soprattutto dall’io, e tutto ciò che resta indietro nel tempo sfuma rapidamente facendoci perdere il fondamentale valore di insegnamento dell’esperienza.
Scrive Borges
ogni cosa, a ognuno, accade precisamente, precisamente ora. Secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell’aria, sulla terra e sul mare, e tutto ciò che realmente accade, accade a me… (Jorge Luis Borges, “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, in Finzioni).
La frattura fra un presente che ci pone problemi e un passato che ci può fornire suggerimenti è recente, è opera della tecnologia ed è grave e da pochissimi denunciata nella sua drammaticità