Sì ai vaccini e sì al green pass, ma attenzione a non esagerare. L’inasprimento del conflitto sociale non sarebbe di alcun giovamento.

Sì ai vaccini e sì al green pass, ma attenzione a non esagerare. L’inasprimento del conflitto sociale non sarebbe di alcun giovamento.
Ormai è piuttosto chiaro, in tutta Europa, il connubio fra estrema destra e no vax. Ma sarebbe sbagliato pensare a una identità fra questi due gruppi. C’è invece una stratificazione culturale, etica, valoriale che porta a coincidenze e alleanze.
Perché la pensiamo diversamente l’uno dall’altro? Perché gruppi rilevanti di persone credono a teorie irrazionali e prive di fondamento, e non c’è alcun modo di convincerle del loro errore?
Un gruppo di noti intellettuali si riunisce per discutere della dittatura sanitaria e come combatterla. Perché il Grande Disagio è equamente distribuito in tutti gli strati sociali.
I no vax sono una delle tante rappresentazioni del Grande Disagio, tutte caratterizzate da un fattore unificante: la mancanza di consapevolezza.
No Vax e No Green Pass stanno scivolando verso una radicalizzazione inusuale, e inspiegabile con la sola opposizione al vaccino. Occorre rifiutare spiegazioni semplicistiche e interrogarsi su cosa stia accadendo veramente.
I No Vax, i No Green Pass, esprimono una grammatica (istituzionale, valoriale…) nuova e aliena con la quale sarà difficile fare i conti.
I disordini di Roma sono stati solo un anticipo. Prepariamoci all’assalto dei Grandi Disagiati.