La discussione tra il nostro Garante della Privacy e OpenAI sui rilievi sollevati contro ChatGPT è ancora aperta, e le “soluzioni” ipotizzate sembrano di ardua applicazione

La discussione tra il nostro Garante della Privacy e OpenAI sui rilievi sollevati contro ChatGPT è ancora aperta, e le “soluzioni” ipotizzate sembrano di ardua applicazione
Nordio ha ragione quando vuole limitare l’uso delle intercettazioni, strumento chiave del potere repressivo di una parte di Magistratura che ha dimenticato il concetto della democrazia.
Il tema della cittadinanza digitale è diventato cruciale. Non è una questione di poca importanza, riguarda la democrazia che andremo a costruire.
La gente si sta stancando, le fallacie logiche piovono a catinelle e ci vogliono intortare con applicazioni subdole. La politica invece mantiene i suoi standard indecenti.
C’è un problema che giudico importante e riguarda i bambini: la loro privacy che genitori orgogliosi violano continuamente riempiendo la bacheca Facebook (ma il discorso vale anche per Instagram e un po’ tutti i social) dei visi gioiosi dei loro pargoletti. NON VA BENE. Ci sono pochi e precisi motivi per i quali non va bene: il problema della privacy e quello della sicurezza personale dei bambini. Non solo infatti – primo problema – i bambini si troveranno una massa di loro informazioni personali che una volta divenuti adulti potrebbero aspramente rinfacciarvi ma – secondo e assai più grave problema – le foto e le informazioni dei bambini su Internet sono una ghiotta fonte di approvvigionamento di foto da parte di pedofili e malintenzionati.
Un recente articolo di Repubblica ci informa delle trattative in corso tra i governi dei principali paesi per la stipula del TISA, il Trade In Service Agreement. Confesso che non ne sapevo nulla; se non ne sapete nulla neanche voi, cercherò di riassumervi quello che sono riuscito a capire: si tratta di un accordo di “liberalizzazione dei servizi” che potrebbe, ancora una volta, cambiare molto della nostra vita.