Viva l’Ucraina, senza se e senza ma. Del suo ingresso nell’Unione Europea, però, ne parleremo più in là.

Viva l’Ucraina, senza se e senza ma. Del suo ingresso nell’Unione Europea, però, ne parleremo più in là.
“In galera per il reato di catcalling”; “In galera per le droghe”; “In galera, in galera!” L’invocazione della repressione per difendere delle pretese di libertà non appare contraddittorio ai nuovi paladini della giustizia, quelli che parlano politicamente corretto e che vogliono condannare i personaggi storici del passato?
La repressione degli uiguri, quella dei tibetani, dei ceceni, dei curdi e di decine di altre minoranze nel mondo. E noi possiamo fare veramente poco.
Un ragazzino con le treccine blu non viene ammesso a scuola, a Scampia. Così l’omologazione repressiva batte l’educazione formativa.
La droga fa male, punto e basta. Poiché poco più avanti il lettore troverà invece una dichiarazione a favore della legalizzazione della cannabis che potrebbe sconcertare, voglio proporre questo incipit in maniera chiara: la droga fa male, tutte le droghe incluse quelle chiamate “leggere”. Per essere breve vi rimando a un’unica fonte istituzionale (il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri) del 2010, segnalandovi, in pillole: