L’Afghanistan si appresta a diventare l’hub mondiale della droga e il paradiso dei terroristi islamisti. E’ necessario continuare a parlarne, perché è fondamentale imparare qualcosa da questo disastro.

L’Afghanistan si appresta a diventare l’hub mondiale della droga e il paradiso dei terroristi islamisti. E’ necessario continuare a parlarne, perché è fondamentale imparare qualcosa da questo disastro.
Il disastro afghano raccontato dal Generale Sulig, 14 mesi in Afghanistan anche come Vice Comandante delle Forze di ISAF.
L’arsenale abbandonato dagli americani è imponente, e comprende velivoli e blindati per un valore di molti miliardi di dollari. Un segno palmare del disastro.
Qualunque analisi sul’Afghanistan, da oggi in poi, deve partire dalla consapevolezza delle colpe di tutti noi alleati degli USA e due di picche della Nato.
I conflitti in Medio Oriente hanno un esemplare andamento storico triadico, come definito – in tutt’altro campo – da Paul Watzlawick trattando della comunicazione nevrotica (ne ho parlato QUI applicando il concetto alla comunicazione politica italiana, e QUI relativamente al conflitto israelo-palestinese). In sostanza questa triade dialogica non consente un normale scambio stimolo risposta.