Una bussola per immaginare la democrazia nel Terzo Millennio. Prima puntata: i diritti. Cosa sono, cosa non possono essere, cos’hanno a che fare con la democrazia.

Una bussola per immaginare la democrazia nel Terzo Millennio. Prima puntata: i diritti. Cosa sono, cosa non possono essere, cos’hanno a che fare con la democrazia.
Fra le diverse misure di snellimento dell’apparato pubblico, capace di fornire servizi con più efficacia e minori costi, c’è indubbiamente anche l’accorpamento dei piccoli comuni, che va ad aggiungersi all’abolizione delle Province, a un ridisegno complessivo delle Regioni e ad altre iniziative di cui abbiamo più volte parlato su queste pagine.
Effettivamente questo post è piuttosto pessimista e sviluppa la seguente tesi: 1) la situazione italiana è nel complesso paludosa, malata e incapace di auto-emendarsi; 2) serve una cura da cavalli e, specialmente, una conduzione politica discontinua e di rottura; 3) se abbiamo sperato che Renzi incarnasse tale discontinuità dovremo fare i conti col gorgo che attira tutti nel Maelstrom, Renzi incluso; 4) se non remiamo tutti molto forte siamo fritti.
Prendo spunto dalla recente vicenda Aldrovandi per parlare in realtà dell’atomizzazione sociale che sta attraversando la nostra società, della frammentazione delle appartenenze, dell’irriducibilità dei presunti diritti contrapposti. Inizio da Androvandi ma parlerò poi di politica, di economia, di un mucchio di cose perché il tema che voglio affrontare è generale, trasversale, ammorba tutto e tutti e come una malattia tardivamente riconosciuta e mal curata sta disgregando il tessuto connettivo della nostra società.