Essere liberi e indipendenti ha un costo, che noi europei da tempo siamo riluttanti a pagare. Ora è il momento di aprire il portafogli.

Essere liberi e indipendenti ha un costo, che noi europei da tempo siamo riluttanti a pagare. Ora è il momento di aprire il portafogli.
Il ministro Cingolani accenna timidamente al nucleare e arriva l’atteso coro: “Giammai!”. Quando impareremo a discutere razionalmente nel merito delle politiche pubbliche, senza emotività e pregiudizi?
Astrologia a parte, che non interessa Hic Rhodus, c’è un serio filone di studi che cerca di prevedere il futuro. Una previsione probabilistica, ovviamente, basata sui dati disponibili al momento e loro proiezioni; una previsione quindi orientativa che nulla ha di deterministico.
Recentemente, abbiamo letto una notizia sorprendente: a 1481 anni luce dalla Terra si trova una stella la cui luminosità presenta strane anomalie: nel tempo, ha delle diminuzioni irregolari sia per periodicità che per entità. I nostri giornali non hanno mancato di riportare un’interpretazione suggestiva di queste osservazioni: potrebbe essere l’indizio di un’avanzatissima civiltà extraterrestre. Si ripropone insomma una domanda finora senza risposta: siamo soli nell’Universo?
Nello scorso giugno, il nostro Primo Ministro Matteo Renzi è stato in visita ufficiale in Cina, e in quell’occasione è stata definita una serie di accordi bilaterali soprattutto relativamente a collaborazioni industriali e commerciali, ed è stato adottato un “Piano d’azione triennale per il rafforzamento della cooperazione economica tra Italia e Cina”. A ottobre, il Primo Ministro cinese Li Keqiang ha restituito la visita, confermando i buoni rapporti tra Cina e Italia, e va detto che il 2014 ha visto un’impennata degli investimenti cinesi in Italia. Tutto bene quindi? Vediamo.
In questo periodo non siamo certo sommersi da ragioni per essere ottimisti, e Hic Rhodus riflette a suo modo questa situazione. Tuttavia, questa volta voglio sganciarmi dalla rappresentazione della realtà che ci circonda e lasciarmi trascinare in uno scenario futuribile, quello descritto nello studio The World in 2025, pubblicato dallo ScienceWatch dalla Thomson Reuters, una grande multinazionale che, tra le altre cose, è uno dei leader nell’analisi finanziaria e nella tutela di brevetti e proprietà intellettuale. È proprio basandosi sull’analisi proiettiva dei dati relativi a brevetti e pubblicazioni scientifiche che lo ScienceWatch ha tentato di individuare le dieci grandi innovazioni che la scienza ci offrirà entro il 2025.