Insomma, davvero vedete da qualche parte una ragione per essere ottimisti? E la cosa non vi fa arrabbiare?

Insomma, davvero vedete da qualche parte una ragione per essere ottimisti? E la cosa non vi fa arrabbiare?
Nessuna tolleranza verso gli stupidi e gli ignoranti, basta col populismo e il politicamente corretto.
La morte di Emmanuel a Fermo ha scosso un po’ più del solito la coscienza di molti italiani ma non preoccupatevi, passerà presto. Siamo tutti razionalmente consapevoli che in una società sempre più aperta occorre imparare a convivere, ma grattando un pochino sotto la patina politicamente corretta della nostra rappresentazione ufficiale del mondo, beh, diciamolo… non siamo razzisti ma non vogliamo mica mescolarci troppo!
E adesso piangiamo Orlando. Prepariamoci perché lo stragismo continuerà a colpire l’Occidente sorprendendoci stranamente ogni volta, costringendoci a porci le stesse medesime domande, come una stereotipia autistica, come se le risposte non fossero abbastanza chiare.
Sulle molestie di massa subite da centinaia di donne di Colonia (e di altre città) da parte di individui “di aspetto nordafricano o arabo” avete letto già più o meno tutto. Aggiungo qualcosa perché la chiave di lettura da adottare a me sembra solo sfiorata e non sufficientemente sviluppata nelle sue conseguenze. Allora dico subito che il problema non è (solo) la molestia alle donne. Molti commentatori e blogger si sono concentrati su questo aspetto, certamente grave, gravissimo, che impedisce però di vedere un problema più ampio.
I tre giovanissimi Rom assassini di Roma hanno fornito l’ennesimo assist a Salvini che domenica prossima passerà all’incasso. E solo per questo meritano un raddoppio della pena che auspico comunque venga loro severamente inflitta. Perché negare che ci sia un problema specifico, esasperato da una pessima gestione da parte italiana, è più che sciocco: è colpevole. Ma in Italia funziona così (e non ne posso personalmente più): c’è un evento tragico, una parte fa lo sciacallo e l’altra parte lo struzzo.
L’arme della critica non può certamente sostituire la critica delle armi, la forza materiale dev’essere abbattuta dalla forza materiale, ma anche la teoria diviene una forza materiale non appena si impadronisce delle masse (K. Marx, Per la critica della filosofia del diritto di Hegel. Introduzione).
Quel che asserisce Marx in questa celebre frase giovanile è la necessità della prassi oltre la teoria; dell’azione dopo la filosofia. Quest’idea porterà Marx alla critica radicale del capitalismo e alla Prima Internazionale comunista, tutte cose di cui non ci occuperemo qui salvo osservare che tutti, prima o poi, pensiamo che discutere va bene, argomentare è necessario, convincere con le buone è un sano principio ma, porca miseria! anche il Papa ha detto che se passi il segno una bella sberla te la potrei anche dare.