ll dibattito televisivo verte sulla necessità di salvare i migranti in mare o di chiudere i porti, ma trascura completamente l’opportunità di acquisire nuovi cittadini ed i trend migratori mondiali.

ll dibattito televisivo verte sulla necessità di salvare i migranti in mare o di chiudere i porti, ma trascura completamente l’opportunità di acquisire nuovi cittadini ed i trend migratori mondiali.
Viviamo (spesso con scarsa consapevolezza) in un’epoca di trapasso epocale. Le sfide che ci attendono sono inimmaginabili.
Questo articolo è parte di un ciclo di tre in cui un gruppo qualificato di sociologi ci ha raccontato la sua visione dei problemi attuali e dei possibili sviluppi. I tre articoli sono così organizzati:
Va da sé che una domanda sui “destini del mondo” non è semplicemente complessa quanto impossibile. Benché abbia una discreta stima del pensiero sociologico non pretendevo di avere, dal gruppo interpellato, un breviario dei problemi mondiali e semmai le loro soluzioni. Ma dopo “Italia” ed “Europa” ho voluto provocare i miei partecipanti per cercare di cogliere sostanzialmente alcune dimensioni generale entro le quali collocare le precedenti risposte più “locali”. Insomma: i problemi dell’Italia, l’affanno europeo, sono collocati in uno scenario più ampio di cui volevo almeno la segnalazione delle principali dimensioni.