Tag: sovranismo

Grillo e il grillismo se ne vanno fra le risate dovute a un comico, alla sua opera umoristica più spettacolare, ma sarebbe da folli sperare che con lui se ne vada il populismo. Alle Politiche del ’18 la somma dei voti di Movimento, Lega e Fratelli d’Italia dava il 54,4 per cento e secondo i sondaggi i tre partiti oggi ne assommano il 51/53 per cento. Non è cambiato niente. Più della metà degli elettori continuano a essere populisti e ad affidarsi al populismo, sebbene io qui stia usando il termine in modo scorretto. Il Movimento è stato pienamente populista, cioè un partito nato per il riscatto del popolo integerrimo dalle turlupinature e dalle soperchierie delle élite. La Lega e soprattutto Fratelli d’Italia hanno evidenti quote di populismo, ma non prevalenti sul sovranismo, che invece è soprattutto peronista e demagogico. Ma non c’è partito italiano oggi immune al populismo e alla demagogia: la gara del consenso si gioca lì, c’è poco da fare. Se non si è populisti e demagogici si è fuori dal gioco. Pure il Partito democratico e il suo leader Enrico Letta – probabilmente i meno populisti sul mercato, a parte +Europa e le varie derivazioni del Partito radicale – hanno cedimenti disastrosamente populisti, a cominciare dall’idea di estendere il diritto di voto ai sedicenni, o della tassa di successione da devolvere ai diciottenni. (Mattia Feltri, “HuffPost”, 12 feb 2022)

La destra sovranista è la prima forza politica nei Paesi Bassi: è quanto emerso dalle elezioni provinciali olandesi, svoltesi mercoledì, a soli due giorni dalla sparatoria di Utrecht, che hanno reso il Forum voor Democratie (Fvd) di Thierry Baudet il primo partito conquistando 13 dei 75 seggi della Eerste Kamer, il senato olandese. Aggiunti ai cinque conquistati dall’islamofobo Pvv di Geert Wilders (che però perde quattro senatori) sono diciotto i seggi ottenuti dalla destra sovranista alla camera alta: a votare le due liste quasi un terzo degli elettori olandesi, il 24%, convinti dalla propaganda sovranista, islamofoba, scettica sul cambiamento climatico e antieuropeista.

Alessandro Pirovano, Successo dei nuovi populisti in Olanda, primo partito, "il manifesto", 22 mar 2019

Una coalizione tra grillini e verdi? A me pare che la collocazione naturale del M5s, in Europa, sia nel blocco dei partiti sovranisti. [...] La loro struttura non è democratica. Per noi non c’è differenza tra grillini e Salvini.

Philippe Lamberts, presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo