Nel Regno Unito, il ricorso di una giovane Down contro la legge sull’aborto, respinto dai tribunali di prima e seconda istanza, ci obbliga a una riflessione che riguarda tutti.
Nel Regno Unito, il ricorso di una giovane Down contro la legge sull’aborto, respinto dai tribunali di prima e seconda istanza, ci obbliga a una riflessione che riguarda tutti.
Il diritto all’aborto non è una questione di parte o di genere, ma un principio universale.
Il diritto all’aborto è pesantemente minacciato negli USA. Ma c’è una riflessione più ampia da fare, che riguarda il senso – anche da noi – dei diritti civili minacciati dal potere repressivo.
La morte a Catania di una donna morta per un aborto spontaneo ha nuovamente portato in luce le contraddizioni dell’obiezione di coscienza

In questi sei mesi, su Hic Rhodus abbiamo toccato molti temi, spesso complessi, e non abbiamo certo la pretesa di averli esauriti nei nostri post. Chi ci segue sa che citiamo molte fonti e siti esterni di approfondimento, e in alcuni casi abbiamo cercato di tenervi aggiornati con le nostre note intitolate “Ne avevamo parlato”; tuttavia, in questa occasione abbiamo pensato di elencare alcuni temi di cui ci siamo occupati e su cui esistono valide risorse in Rete.
Capita ogni tanto di leggere, come un po’ di giorni fa, che c’è un’emergenza aborti in un ospedale (chi scrive un titolo così merita di essere radiato dall’albo dei giornalisti), che una donna viene abbandonata in corsia e altre drammatiche spiacevolezze legate all’inapplicazione della Legge 194/1978 che, giusto per essere chiari, si chiama Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza ed ha uno splendido art. 5 che vi propongo integralmente: