E’ lecito, in una democrazia occidentale, imporre l’obbligo vaccinale? Una risposta che riguarda l’etica del potere.

E’ lecito, in una democrazia occidentale, imporre l’obbligo vaccinale? Una risposta che riguarda l’etica del potere.
Il problema dello smaltimento delle scorie nucleari attende una risposta da 20 anni. Un ottimo caso di studio per ragionare su come funzioni la Democrazia.
La complicata palude della Brexit incomincia a suggerire un nuovo referendum in GB. Ma ciò non implica forse la fallacia e l’inutilità del voto popolare?
Si vota per le trivelle. Molto fiaccamente. Qualche blogger e qualche associazione ambientalista spiegano i motivi del “sì” e del “no” ma la politica, in maniera molto defilata, spiega al massimo perché il voto, il non voto, il successo di una tesi o dell’altra possono indebolire o rafforzare Renzi, argomenti certamente importanti ma che dovrebbero essere assolutamente non pertinenti
La Stampa ci rivela come Silvia Virgulti, potente consulente della comunicazione del M5S, suggerisca ai pentastellati che rilasciano dichiarazioni di cavalcare la paura e non affrontare discorsi razionalmente argomentati. Per esempio sul tema caldissimo dell’emigrazione:
Is political democracy, as it exists today, a viable form of government for the industrialized countries of Europe, North America, and Asia? (Trilateral Commission, The Crisis of Democracy, p. 2)
Nadia Urbinati mi ha indotto a leggere un vecchio saggio dal titolo La crisi della Democrazia (che potete scaricare integralmente QUI) prodotto 42 anni fa da un think tank noto come Commissione Trilaterale e scritto da tre autorevolissimi autori: Michel Crozier, uno dei più noti sociologi europei, Samuel Huntington, politologo americano già noto ai lettori di HR per il suo Scontro di civiltà di cui abbiamo discusso tempo fa e Joji Watanuki, sociologo nippo-americano. Il testo, oltre a uno sguardo prospettico pessimista sul futuro delle democrazie
Parlare di azione pubblica, rinnovamento dello Stato, efficacia della politica e naturalmente, alla fine, di democrazia, è uno dei filoni tematici che vogliamo trattare qui su Hic Rhodus con un taglio che vuole essere razionale e argomentato, anziché umorale e assertivo. E non è una cosa bizzarra, non è demagogica, non è irrealizzabile se molteplici Paesi chiaramente più virtuosi adottano politiche più efficaci, corrono prima di noi ai ripari quando le cose non funzionano, spendono meglio il denaro pubblico indebitandosi di meno, garantiscono servizi veri ai cittadini e via discorrendo.
Uno dei modi conosciuti per far funzionare meglio la macchina pubblica è lo strumento della valutazione; molto meglio della buona volontà, molto ma molto meglio degli impegni politici e indiscutibilmente meglio della navigazione a vista che dice di sì a tutto e al contrario di tutto.