La norma, nel diritto pubblico, è sintassi, vincolo, confine. Questa è una delle ragioni del mal funzionamento dell’apparato pubblico in Italia.

La norma, nel diritto pubblico, è sintassi, vincolo, confine. Questa è una delle ragioni del mal funzionamento dell’apparato pubblico in Italia.
Perché l’istituto della prescrizione è importante, e perché – di conseguenza – le proposte a 5 Stelle sono sciocche.
Quando il diritto confligge con la fede, a chi dare ragione nel rispetto dei diritti fondamentali? (Il caso della circoncisione)
Come era da aspettarsi, i fatti di Barcellona connessi con il Referendum convocato dagli indipendentisti catalani hanno dato la stura a fantastilioni di terabyte di commenti da parte delle legioni di informati da tastiera. Una […]
Una professoressa coi suoi studenti, durante una recente manifestazione, polemizza con un poliziotto che l’invita a rispettare le leggi replicando “Non si rispettano regole sbagliate”. Sull’onda, poi, continua, a titolo di esempio, sentenziando che nel ’38 le leggi razziali non si dovevano rispettare. L’idea che ribellarsi è giusto (da Sartre a Ottolenghi), che la lotta contro il potere sia sempre corretta (da Pasolini a De Luca – Erri, non Vincenzo) che bisogna essere sempre indignati (Hessel) e via discorrendo è antichissima, sia pure con motivazioni e forme storiche diverse ma si manifesta oggi con una diffusione di massa, una continuità e una pervasività particolari,
Non so se ho titolo, o se sono in grado, di attribuire agli argomenti di cronaca una scala di valori, ma certamente la questione del Dott. Scattone che sta in cattedra per insegnare in un liceo italiano non occupa i primi posti. Tuttavia è una vicenda di costume che può assumere una valenza superiore al proprio valore.
Siamo abituati a dire spesso “questo è giusto” o espressioni simili nel linguaggio comune quando si tratta di idee e di comportamenti. Sulle idee, soprattutto quando sono espressione di opinioni, non mi soffermo più di tanto se non per dire che quando classifichiamo le opinioni intendiamo con il termine “giuste” a contrario quelle che a nostro avviso non sono “sbagliate”. Ma, essendo assodato che le opinioni sono libere e (ancora) non sono reato non rientrano per il momento nei propositi di queste righe. Ci rientrano invece i comportamenti e in specie quelli che le leggi vigenti (questo termine è importante non essendo notoriamente le leggi uguali in tutti i luoghi e in tutti i tempi, ma solo hic et nunc) regolano sia che si tratti di vertenze tra soggetti di cui si occupa il Codice Civile sia che riguardino fatti regolati nell’interesse superiore della collettività di cui si occupano il Codice Penale e quello Amministrativo.