Ecco che arriva la narrazione degli italiani bravi e con alto senso civico che affrontano stoicamente il virus. Il vostro cinico blogger ha più di un dubbio ma non può che dire: “Mah… Chi vivrà vedrà!”

Ecco che arriva la narrazione degli italiani bravi e con alto senso civico che affrontano stoicamente il virus. Il vostro cinico blogger ha più di un dubbio ma non può che dire: “Mah… Chi vivrà vedrà!”
Noi italiani sembriamo spesso convinti che si possa sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni. Poi, quando arriva il conto, ci ribelliamo.
Insomma, davvero vedete da qualche parte una ragione per essere ottimisti? E la cosa non vi fa arrabbiare?
Il lento declino italiano, fatto di deresponsabilizzazione, ignoranza della propria storia, convivenza civile a rischio.
Il disastro italiano, le macchine in doppia fila e le cacche dei cani sono colpa della gente. Ma, chi è, esattamente, “la gente”?
Un’antropologia italica è destinata a inanellare occasioni sbagliate, politica scadente, sprechi. Ma la colpa non è, sempre “degli altri”… (Con la Mappa 26 sull’Antropologia italica).
Le classi superiori d’Italia sono le più ciniche di tutte le loro pari nelle altre nazioni. Il popolaccio italiano è il più cinico di tutti i popolacci (Giacomo Leopardi).
Come sapete l’Italia non brilla per niente nelle classifiche internazionali sulla corruzione e la stampa ha parlato recentemente dell’analisi sul lobbying curata – come la maggior parte delle ricerche su questo tema – da Transparency International, dove emergono l’opacità e il ritardo italiano (culturale e normativo) anche su questo versante (da qui il download del rapporto). Guardando un po’ di dati di Transparency troviamo la drammatica conferma delle nostre convinzioni. Il Rapporto 2013 dedicato all’Italia è sconfortante.