Tag: jihadismo

La (inevitabile) crisi della NATO

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L’impudente atteggiamento di Erdogan nella crisi dello scacchiere siriano (col recente attacco al caccia russo) ma ancor più la risposta europea al terrorismo, mostra la crisi profonda che attraversa la NATO in questi ultimi anni. Gli europei, in maniera discutibile, con accelerazioni non concordate (quelle di Hollande), con tentativi di fragili alleanze fra alcuni Paesi, e probabilmente con moltissimi occhi sui propri elettorati (Hollande deve fare vedere ai francesi che reagisce; Renzi e Merkel pure ma senza esagerare e senza stare in prima linea…), agiscono indipendentemente dalla NATO anche nei riguardi di Putin

Auto da fé

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I jihadisti dell’Isis hanno raso al suolo il sito archeologico di Hatra, dopo Nimrud e dopo la furia iconoclasta contro le statue assire al museo di Mosul. Come scrive Giordano Stabile sulla Stampa

L’interpretazione estremista del Corano che segue l’Isis spinge i jihadisti a considerare inammissibili edifici risalenti all’epoca pre-islamica, ma anche quelli riconducibili ad altre fedi o ad altre sette dell’Islam o quelli in cui si onorano leader religiosi defunti.

Inutile deprecare dal salotto. Finché non elimineremo politicamente e militarmente questi pazzi fanatici assisteremo a teste mozzate, beni rubati e musei distrutti, oltre naturalmente agli avversari uccisi, alle donne stuprate, al terrore come normalità, all’ignoranza elevata a dogma e altre piccolezze di questo genere.

Il conflitto israelo-palestinese, che non finirà mai

Parlare oggi – a conflitto aperto e morti per le strade – del conflitto israelo-palestinese è di una pericolosità estrema. Foto atroci circolano in rete; ingiustizie decennali sono rinvigorite; ideologie solleticate, religioni scomodate e soprattutto, soprattutto, sono scomparse le verità, le possibilità stesse di una verità. E con essa di una giustizia. Credo sia facile la pietà per le vittime, e doverosa, e giusta. Per tutte le vittime. Credo sia ovvia l’indignazione per i soprusi e la loro pubblica denuncia. Per tutti i soprusi. Perché la situazione mediorientale è molto più intricata e contorta di quanto appaia a facili semplificazioni, e credo che simpatie a parte, ideologie a parte, sentimenti a parte, valga sempre la pena ragionare e cercare di capire, e Hic Rhodus vuole appunto essere uno spazio di ragionamento e approfondimento, per quanto scomodo. Prima di tutto di ragionamento e argomentazione, e per poter ragionare occorre approfondire e informarsi. Sono consapevole che anche approfondendo non può esistere una sola verità (l’ho detto più volte e così esplicitamente!) non perché oscura o dissimulata ma perché molteplice. Anche un’ipotetica “verità” in questo conflitto è molteplice; troppi fattori, eventi, circostanze, attori internazionali coinvolti; troppi torti subiti da ciascuna parte; troppi interessi evidenti e moltissimi oscuri… Mi limito quindi a proporre un po’ di storia e un po’ di sociologia per comprendere le ragioni del conflitto.