Anche oggi sono scampato a dozzine di possibili cause di morte. Che culo! Fammi un po’ vedere al TG come va il coronavirus, va’…

Anche oggi sono scampato a dozzine di possibili cause di morte. Che culo! Fammi un po’ vedere al TG come va il coronavirus, va’…
Un documentato articolo ci preannuncia i danni che gli eventi climatici estremi provocheranno in Europa
Il nostro servizio sanitario ci garantisce un’ottima longevità, ma ci sono delle differenze. Andiamo a vederle meglio.
In questo scorcio di estate, accettato bene o male il nostro aspetto in tenuta da bagnanti, molti di noi, me incluso, si stanno concedendo il piacere di apprezzare la cucina nostrana o esotica, a seconda […]
Periodicamente, l’Oxfam, una ONG specializzata nella lotta globale alla povertà, pubblica dati e rapporti che evidenziano il crescente divario tra ricchi e poveri nel mondo. Quello che è però significativo, ed evidente nel rapporto 2016 sulla disuguaglianza economica, è che, mentre la distanza tra paesi “ricchi” e paesi “poveri” tende a ridursi, si allarga quella tra i ricchi di tutto il mondo e tutti gli altri (non solo i poveri). Il rapporto s’intitola Un’economia per l’1%, perché parte dal fatto che l’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più della metà dei beni del pianeta. Ci siete anche voi?
Il World Health Report stilato dalla World Health Organization (quale fonte più autorevole?), ha stabilito che l’Italia, sommando i vari indicatori esaminati, è il secondo sistema sanitario al mondo, dopo la Francia. Il Regno Unito è 18°, gli svizzeri 20i, gli Stati Uniti 37i, tanto per far riferimento a paesi e sistemi sanitari a volte celebrati.
Tra una baruffa e l’altra sulla Legge Cirinnà o sui salvataggi bancari, argomenti di cui peraltro qui su Hic Rhodus abbiamo parlato con ampiezza, c’è una questione su cui abbiamo puntato la nostra attenzione dallo scorso dicembre, quando l’Istat ha per la prima volta annunciato che nel 2015 c’è stato un significativo aumento della mortalità. Subito, diversi commentatori politici, tra cui si sono segnalati alcuni leader dell’opposizione, hanno attribuito queste morti a un aumento dell’inquinamento, o ai tagli alla Sanità decisi dal Governo. Noi, sebbene ci prudesse un po’ la tastiera, abbiamo deciso di tacere finché l’Istat non avesse fornito dati più completi, e ora che questo è avvenuto siamo pronti a dire la nostra.
È uscito da pochi giorni il rapporto del Programma Nazionale Esiti (se non siete registrati al portale del Ministero potete trovarne una discreta sintesi sul Sole 24 Ore) che rappresenta un sacrosanto tentativo di valutazione dell’efficacia del Sistema Sanitario Nazionale. So benissimo che il concetto di ‘valutazione’ è poco conosciuto e riconosciuto, in Italia; al massimo accettato quando tocca qualcun altro. I lettori di HR che volessero ripassare il significato tecnico di questo concetto, la sua utilità per la gestione delle politiche pubbliche e la sua necessità democratica può rileggere un vecchio post qui su HR. Il Programma Nazionale Esiti ha appunto a che fare con la valutazione e si chiede, semplicemente, cosa succede negli ospedali italiani dopo che un paziente si è fatto curare; si chiede se quelle cure siano state efficaci, se la mortalità post-operatoria non dipenda da cause riconoscibili (e sulle quali si potrebbe intervenire).