Zingaretti lancia una proposta di grande interesse sulla semplificazione amministrativa. L’idea è ottima, ma come pensa, Zingaretti, di realizzarla?

Zingaretti lancia una proposta di grande interesse sulla semplificazione amministrativa. L’idea è ottima, ma come pensa, Zingaretti, di realizzarla?
Dopo la sconfitta di Renzi nel referendum e la sentenza della Consulta sull’Italicum, siamo condannati a restare prigionieri della Prima Repubblica?
Su alcuni aspetti della riforma costituzionale è facile trovarsi d’accordo. Su altri…
La definitiva abolizione delle Province nella riforma costituzionale. Un passo necessario ma incompleto entro una visione tuttora assente del riordino delle Autonomie locali.
Un nuovo articolo del nostro “dossier costituzione”. Parliamo di riformabilità della Carta, bicameralismo e legge elettorale.
In Italia sono in atto due processi paralleli e profondamente connessi: la riforma costituzionale relativa al bicameralismo perfetto, che si è dimostrato, almeno qui, inefficiente e molto lungo nei processi decisionali, e la nuova legge elettorale, chiamata a sostituire l’illogico (e, pertanto, infame) Porcellum (voluto da Pdl e Lega, alias Berlusconi e Bossi), dichiarato incostituzionale e causa prima ed unica del “Parlamento dei nominati” in quanto non prevede alcun meccanismo di scelta delle persone all’interno di liste decise dai partiti, o meglio, da chi controlla i partiti.
La connessione è dovuta al fatto che l’eventuale nuovo Senato post riforma costituzionale, con competenze ridotte e diverse dall’attuale, non sarà più eletto, se non in maniera molto indiretta. Diviene fondamentale quindi, ai fini della scelta di chi governa il paese, la legge elettorale della Camera.