Questa è l’umanità

Sono angosciato dall’esplosione dell’ennesimo conflitto israelo-palestinese. Scavando a fondo sulle “ragioni” delle due parti si trova, alla fine, solo un abisso scavato nei decenni da torti reciproci, torti annegati in laghi di sangue e soprusi; si trovano ideologia, razzismo, massimalismo, autoritarismo, opportunismo, molto opportunismo, da entrambe le parti; si trovano leader – di Hamas e del popolo ebraico – ciechi, furiosi, stolti, maneggioni, corrotti, sadici, totalmente preda dell’insensatezza del macello e del folle desiderio di sopraffazione. E i torti accumulati, anno dopo anno, creano cicatrici nelle popolazioni israeliana e palestinese, cicatrici che solo a tratti, e a fatica, invocano una pace e una disponibilità al dialogo che nessuno ascolta, perché le vendette sulle vendette sulle vendette sono diventate acclamazione popolare dei rispettivi leader sanguinari, assassini, guerrafondai. In malora tutti gli accordi per la convivenza pacifica, i piani, le decisioni moderate, tutte mandate a male dal sionismo esasperato dei leader di Israele e – ancor più, va detto – dal tatticismo opportunista dei leader palestinesi, a iniziare dal defunto Arafat fino agli attuali capi di Hamas. E così si uccide, si cerca la sopraffazione, l’annientamento dell’avversario, in uno scacchiere che coinvolge pesantemente l’Arabia, l’Iran, gli Stati Uniti, la Russia…

Sono angosciato perché questo conflitto è, in realtà, l’archetipo di tutti i conflitti, tutti, assolutamente tutti, segnati dall’insensatezza dei capi, dall’avidità, dalla follia ideologica, dal desiderio ancestrale di vedere scorrere il sangue della tribù vicina. Questa è l’umanità. Se l’aggressività umana è stata probabilmente un vantaggio evolutivo nel paleolitico, il suo mancato superamento oggi, nell’epoca di internet e delle armi di distruzione di massa, in un pianeta affaticato dalla crisi ambientale, quella demografica, della penuria delle risorse, della scandalosa disuguaglianza fra popoli e persone, ecco: il suo mancato superamento, oggi, ci tiene tutti su uno scivolosissimo filo di rasoio. Ma non vedo speranza. Questa è l’umanità, un cancro che divora se stesso e rovina tutto ciò che lo tiene in vita.

Lunga vita, pace e prosperità al popolo israeliano.

Lunga vita, pace e prosperità al popolo palestinese.

Lunga vita, pace e prosperità al popolo ucraino, a quello russo, a quello libico, afghano, iraniano, cinese, somalo, nigeriano, …

  • Per una visione dei numerosissimi conflitti in corso, potete consultare l’aggiornato sito guerrenelmondo.it.
  • Un’analisi delle origini del conflitto israelo-palestinese, e delle ragioni della sua continua perpetuazione, è comparsa qui su HR nel 2014, all’epoca di un precedente confronto fra le parti; naturalmente oggi ci sono nuovi fattori, ma la prospettiva storica mi pare ancora valida (la trovate QUI).
  • L’aggiornamento sulle nuove questioni implicate oggi, nel 2013, e sugli attori in gioco, la trovate in QUESTA analisi di Janiki Cingoli, esperto di questioni mediorientali.