Da quando ho memoria va sempre tutto a rotoli. Eppure siamo ancora vivi – 3

La prima puntata la trovate QUI. La seconda la trovate QUI. Ma non ne vale la pena.

9. Elio Vito scrive un articolo, un proclama, una “lettera aperta” (che sciocchezza!) per dire che Forza Italia deve lasciare il governo. Lui che è stato uno dei potenti di quel partito; sì, certo – dice lui – un tempo Forza Italia era un’altra cosa e i suoi alleati (subalterni) una cosa diversissima. Sono andato a rinfrescarmi la memoria sul Tizio, il suo passato radicale (che dice molto), le ragioni delle sue dimissioni (interessanti, ancorché tardive) e devo dire che mi sta simpatico. Un guascone con l’imprinting radicale non può che starmi simpatico, ovviamente, ma c’è da chiedersi perché parli. Perché ora. Con quali scopi. Non mi vorrà far credere, il buon Vito, che stamattina si è svegliato e ha scritto una robetta sull’HuffPost così, perché gli prudeva e voleva grattarsi… Sarà che mi sono rotto i zebedei, ma non credo più, non credo più, non credo più

non credo più

agli spiriti liberi che dicono, fanno, semmai disfanno, e criticano, parlano, semmai straparlano in libertà di pensiero, che può condurti ad asserire fesserie ma sempre in buona fede, sempre indotto da quella tua libertà interiore un po’ anarchica, un po’ guascona. Ma chi, Elio Vito? Per trent’anni (dico: 30!) alla camera praticamente sempre con Berlusconi? Ma dai,  che non ho voglia di ridere!

10. Sgarbi, da sottosegretario, presenzia, partecipa, taglia nastri, inaugura, facendosi pagare! Il Ministro Sangiuliano ha denunciato la cosa e vedremo come finisce ma, ragazzi, ci pensate? Questo monumento dell’italica predazione, che da decenni vive di rendita sulla sua bava alla bocca (unico al mondo che guadagna da tale bava, che ha fortuna grazie a tale bava. A modo suo, un genio!) si fa nominare sottosegretario, e grazie a tale ruolo va a manifestazioni pubbliche facendosi pagare!!! E’ inutile, bisogna fare un esame di realtà: questa gente sta due spanne sopra ciascuno di noi, e assolutamente, assolutamente, merita di prenderci per il culo, di campare sulla nostra imbecillità, di lucrare sulla nostra fantastica dabbenaggine. Lo merita, senza se e senza ma. Li abbiamo votati (voi, io no, ma in democrazia sembra che la maggioranza degli asini debba governare, allora governate!) e quindi bene, facciano, facciano pure; lo dico con totale sincerità: se rinasco farò lo Sgarbi.

11. Piccole bagattelle italiche: Pierluigi Battista se la prende (giustamente e icasticamente) con l’ordine dei giornalisti. Non vi sto a spiegare perché, se credete leggete l’articolo ma, per Giove! (🙂, sono fiero di avere scritto “per Giove”) non ce n’è bisogno; avete idea di cosa diavolo significhi avere un ordine dei giornalisti? L’Italia è il Paese dove non cambia nulla, mai; credo che questo dogma sia scritto anche in Costituzione. Gli ordini professionali, il Concordato, i vergognosi statuti speciali, il mercato energetico tutelato (che doveva finire da non so quanti anni, ma nessun governo, quello Meloni incluso, riesce a concludere), la legge Bossi Fini (e succedanei) mai – dico mai – abrogati da quella sinistra che poi si commuove per i barconi. Perché per fare una qualunque cosa, diversa dal galleggiare, serve ovviamente una politica, e nessuno vuole fare quella cosa difficile, sporca, untuosa, appiccicosa, della politica (P.S.: vale per Meloni, ma vale il doppio per Schlein).

12. Finalmente una buona notizia: consumiamo suolo, sempre di più. Ma sì, ché l’economia è importante, mica campiamo d’arte e di baggianate ambientaliste. Consumiamo suolo, costruiamo, edifichiamo, cementifichiamo, scaviamo, facciamo cave, apriamo cantieri, che si sa, si è sempre saputo, che se l’economia “tira” (queste virgolette servono a segnalare l’ambiguità di quel verbo; poi, decidete voi) tutto va bene. Nella città devo abito io, in barba a migliaia di appartamenti sfitti, si continua a costruire, e non pochi cantieri falliscono, e restano lì i ruderi mai completati, i palazzoni inconclusi che funestano il paesaggio, ma dai, si è mosso il denaro, gli operai – fin quando han potuto – han portato gli stipendi a casa… E questo macello, alimentato da governi locali di destra, è iniziato con governi locali di sinistra, non sbagliatevi…

13. Infine Israele, ma solo perché voi, gentili lettori, ci rimarreste male se non ne parlassi oltre a quello che ho già fatto. C’è poco da dire: Israele boia, colonialista, razzista, fascista, e Hamas assassino ripugnante. E guardate che vale – con le differenze, ovvie, contestuali – per ogni conflitto, quello ucraino incluso (che non frega più a nessuno; ma una riflessione su come la nostra attenzione sia veicolata, e pesantemente condizionata, dai mass media e dai social media, la vogliamo fare? O veramente credete di essere liberi e giocondi?). Mai piaciuta l’ideologia dominante in Ucraina, né Zelensky, santo subito per merito di Putin; eppure, eppure… In un mondo in cui il migliore ha la rogna, occorre scegliere. Chi non sceglie, semplicemente, sta coi peggiori. In Ucraina, come in Israele.

E anche per oggi, dalla tolda del Titanic, è tutto.