Grande bagarre per la mancata abolizione dei vitalizi ai parlamentari, per continuare a distrarsi con problemi fasulli, come tipico dei populisti.

Grande bagarre per la mancata abolizione dei vitalizi ai parlamentari, per continuare a distrarsi con problemi fasulli, come tipico dei populisti.
I sindacati alzano la voce su Ilva e Alitalia. Ma è solo la solita sceneggiata da corresponsabili del declino industriale italiano.
Il bivio di fronte a noi conduce comunque a sofferenze e sacrifici. Quello che cambia è solo il finale.
La crisi di Alitalia è irreversibile e tutti lo sanno, eppure continuiamo a sprecare miliardi per tenerla in piedi. Lo stesso vale per decine di altri casi, e la spiegazione è sempre la stessa: il ricatto delle categorie verso la politica clientelare.
L’ennesimo piano di salvataggio di Alitalia non offre alcuna speranza di rilancio per un’azienda che da anni vive a spese dei contribuenti
L’estate è notoriamente calda, in Italia. Non solo per via dell’anticiclone Caronte, che ha portato per molti giorni temperature tropicali, ma anche per le proteste diffuse che hanno interrotto alcuni servizi pubblici essenziali. Le cronache dei giornali hanno ricordato negli ultimi giorni i fatti di Pompei Scavi, lo sciopero di piloti e assistenti di volo dell’Alitalia, lo sciopero bianco dei macchinisti e degli autisti dell’ATAC romana.
Alcuni giorni fa, è cominciata la trattativa relativa al piano di riduzione del personale annunciato come parte necessaria della proposta avanzata da Etihad per il “salvataggio” dell’Alitalia. Il piano prevede 2.251 esuberi, e certamente si tratta di un boccone piuttosto indigesto per i dipendenti e i sindacati. Questi ultimi, fedeli al copione che si impone in queste situazioni, hanno dichiarato «Siamo ancora in una fase in cui cerchiamo di capire come nascono questi esuberi. Pretendiamo una trattativa seria con l’obiettivo di tutelare tutti, il nostro obiettivo è disoccupazione zero» e «Gli strumenti per gli ammortizzatori sociali non mancano ma non siamo ancora arrivati a quello».
Che non manchino, almeno per l’Alitalia (perché anche da questo punto di vista non tutte le aziende sono uguali), è poco ma sicuro; e i costi che la collettività sostiene da anni per i cosiddetti “salvataggi” dell’Alitalia stanno lì a testimoniarlo.