Vaccinazioni e green pass fra libertà individuale e interesse collettivo: quale equilibrio fra queste due forze contrapposte?

Vaccinazioni e green pass fra libertà individuale e interesse collettivo: quale equilibrio fra queste due forze contrapposte?
Si va a grandi passi verso l’obbligo vaccinale. A me va bene, ma occorre interrogarsi sul criterio generale tramite il quale un governo decide di obbligare i propri cittadini.
La paradossale vicinanza di posizioni fra Landini e Meloni è dovuta alla medesima vocazione esclusiva: attrarre i pochi e difenderne a oltranza le pretese, spacciate per diritti.
Come al solito, le decisioni sul Green Pass non rispecchiano un’analisi obiettiva dei benefici e dei rischi
Non si può discutere coi no vax (e coi populisti in genere) perché il piano linguistico e dei valori è completamente diverso. Una democrazia razionale e tendente all’efficacia e al benessere generale non ha quindi tentennamenti nell’imporre degli obblighi.
E’ inutile girare attorno a dati che – a seconda di come vengono presentati – enfatizzano o diminuiscono le nostre opinioni sui vaccini e il loro eventuale obbligo. La partita vera è quella che giochiamo sul piano delle idee e di come ci rappresentiamo il rapporto fra individui e società.
Le ipotesi di adottare anche in Italia una misura analoga al Green Pass annunciato da Macron portano con sé dei rischi. Vediamo quali
Il dibattito fra misure per contenere la pandemia e le libertà personali, che tali misure violerebbero, non tiene conto di due fattori: il concetto di libertà (che non è quello che si crede) e la necessità della decisione pubblica.