Tag: talk show

Per qualche strano motivo si è diffusa l’idea che l’improbabile, esorbitante numero di format politici che è vanto e gloria del palinsesto italiano sia “sinonimo di democrazia”, e che al contrario, tutti quei senatori e deputati fossero solo un inutile spreco della politica, pardon della “casta”, e tanti saluti a pesi, contrappesi e garanzie. Oggi Di Maio rivendica con orgoglio una vittoria che, più ancora che col Pd, andrebbe condivisa con “Striscia la notizia”, “Le Iene”, “Report”, “Ballarò”, “Dritto e rovescio”, “Piazza Pulita” e tutta la compagnia di giro. Dietro quell’ottanta per cento di italiani che gioiscono per la scure che ha tagliato i costi della nostra democrazia ci sono anche i frutti di almeno quindici anni di telepolitica scatenata. (Andrea Minuz, La politica travolta dal trash, "il Foglio", 13 ott 2019(

Il vantaggio evolutivo della mediocrità

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Non i filosofi, ma i taglialegna e i collezionisti di francobolli compongono l’ossatura della società (A. Huxley, Il mondo nuovo)

Gianluca Bonanno è un Europarlamentare leghista che periodicamente balza agli onori della cronaca per istrionismo di cattivo gusto, omofobia, razzismo, protervie e stravaganze. L’ultima performance l’ha visto dichiarare che i Rom sono la feccia della società fra metà studio del talk show (Piazzapulita) che applaudiva e il povero Fassina che cercava di protestare. Sui giornali molti corsivi e commenti sdegnati (per esempio questo arrabbiato di Deborah Dirani o questo erudito di Gianfranco Mascia) che dicono cose giustissime sul fatto che è stupido – prima ancora che sbagliato – essere razzisti e altre cose analoghe e ovvie. Che secondo me non c’entrano il punto che è un altro (fermo restando che sì, essere razzisti è stupido e sbagliato e a me Bonanno ha dato fastidio).

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I talk show ammorbano le coscienze

 

Il potere delle parole non ha nulla a che vedere con il loro senso o con la logica della loro costruzione (Joseph Conrad, Lord Jim).

Volete capire. Volete informarvi. Comperate alla mattina un quotidiano, scambiate opinioni coi colleghi alla macchinetta del caffè e, soprattutto, non vi perdete un talk show. Ballarò è appuntamento imperdibile (anche se con Giannini chissà…?); Floris un mito e non vedete l’ora di rivederlo sul nuovo programma su la7; se vi interrompono quando c’è Santoro diventate delle bestie. E poi La Gabbia, Zeta, che tripudio di salotti politici, quanto approfondimento, quanto godimento!

Eppure…