È il momento giusto: con il Recovery Fund e gli strumenti tecnologici oggi disponibili sarebbe possibile tentare di invertire la pericolosissima china su cui si trova l’Italia. Ma chi è in grado di farlo?

È il momento giusto: con il Recovery Fund e gli strumenti tecnologici oggi disponibili sarebbe possibile tentare di invertire la pericolosissima china su cui si trova l’Italia. Ma chi è in grado di farlo?
Quali scoperte faranno ricordare il 2018 nella scienza? E cosa ha in serbo per noi il 2019?
Quali scoperte faranno ricordare il 2018 nella scienza? E cosa ha in serbo per noi il 2019?
Non possiamo costruire macchine intelligenti senza dotarle di regole etiche, ma quali? Il buon senso e l’evidenza dicono che non esistono principi etici comuni a tutto il mondo… per ora.
La disinformazione sui Social è ormai un’attività professionale con le caratteristiche di una campagna militare. Ecco dove sono le “armate” meglio attrezzate.
La notizia un po’ sensazionalistica della creazione di un’intelligenza artificiale “psicopatica” cela un problema reale e molto complesso.
Prima o poi, sarà forse possibile “leggere la mente” di una persona ricostruendo i suoi pensieri a partire dalla sua attività cerebrale. Si tratterà di un modo per assicurare una migliore amministrazione della giustizia e una prevenzione dei crimini, o di un pericolo per la libertà e la privacy dei cittadini?
Quali scoperte faranno ricordare il 2017 nella scienza? E cosa ha in serbo per noi il 2018?
Le tecniche di machine learning stanno trasformando il campo dell’Intelligenza Artificiale. Ecco come sono state applicate agli scacchi e ad altri giochi, con enorme successo.
Le gare sportive basate sui videogame hanno sempre più successo, e vi partecipano anche robot. Questo confronto tra intelligenze in un mondo virtuale anticipa il nostro futuro?
Sono sempre più numerosi e diffusi gli algoritmi che prendono decisioni che riguardano le persone, non solo per le pubblicità personalizzate ma anche per decidere assunzioni e fornire servizi. E se questi algoritmi fossero discriminatori? Se alimentassero disuguaglianze?
Bambole sessuali dotate di un’intelligenza artificiale minima sono già in commercio e il settore è in rapido sviluppo aprendo a problemi etici e sociali considerevoli. Chi saremo noi ma, soprattutto, cosa saranno “loro”, quando l’aspetto e il comportamento di queste macchine sarà del tutto verosimilmente umano?
Quali scoperte faranno ricordare il 2016 nella scienza? E cosa ha in serbo per noi il 2017?
Come i nostri lettori più assidui sanno, Hic Rhodus s’è occupato in più occasioni delle profonde trasformazioni che le nuove tecnologie informatiche e cibernetiche porteranno nella nostra vita, e probabilmente in noi stessi. Il tema dell’impatto sulla società di robot dotati di capacità intellettuali confrontabili con quelle umane è passato dalla fantascienza ai programmi di ricerca, e ora ha raggiunto i tavoli della politica.
Qualche giorno fa, il direttore delle Risorse Umane della Volkswagen ha annunciato che gli operai che in futuro andranno in pensione non saranno sostituiti da nuovi assunti, ma da robot, che quindi progressivamente rimpiazzeranno integralmente la manodopera umana nelle fabbriche di auto del marchio tedesco. Il lavoro di un robot già oggi costerebbe infatti un ottavo di quello di un metalmeccanico tedesco.
Può fare un certo effetto pensare che tra pochi anni l’intera categoria degli operai automobilistici possa essere (in Germania e altrove) solo un ricordo, ma in fondo non dovrebbe sorprenderci troppo. Sono decenni che si dice che i robot sostituiranno l’uomo nel lavoro manuale; tuttavia, a ben guardare, il futuro in un mondo popolato da robot potrebbe riservarci delle sorprese rispetto agli scenari futuribili che la maggioranza di noi ha in mente.
Cominciamo dalla domanda fondamentale: è vero che stiamo per assistere a un’impressionante proliferazione dei robot? La risposta è certamente sì, a patto di non attenderci che il tipico robot sia un robot antropomorfo.