Una bellissima riflessione di Alessandro Barbano, che dovete assolutamente leggere, su una declinazione del relativismo come soggettivismo, non immune (anzi: inevitabilmente predisposto) all’errore e al conflitto.

Una bellissima riflessione di Alessandro Barbano, che dovete assolutamente leggere, su una declinazione del relativismo come soggettivismo, non immune (anzi: inevitabilmente predisposto) all’errore e al conflitto.
Quando lo hanno arrestato, l’assassino di Lecce rideva…
Potremmo chiamare, la nostra, l’età degli oggetti. Siamo circondati da oggetti, cose, strumenti, cibi, sempre di più, sempre più inutili. Noi non li possediamo più, sono loro che possiedono noi.
Asia Argento ebbe rapporti sessuali con un minorenne. La paladina #metoo con la doppia morale, esattamente come tutti noi. Un’analisi.
La società di massa sta vincendo, l’oppressione del pensiero e l’omologazione sono una realtà. L’ultima battaglia che ci resta, operare attivamente per una discontinuità dei comportamenti e dei linguaggi.
Nichilismo, passioni trattenute, aridità diffusa. Viviamo in un mondo triste…
Non è Lotito a far gaffe. Non sono gli ultrà laziali a sbagliare. È il mondo che è banale, senza spessore, senza legami forti, sospeso fra un ‘900 che non c’è più e un mondo nuovo che si stenta a intravedere.
La percezione che il mondo vada a rotoli non è poi del tutto sbagliata. La domanda è: perché? Noi siamo parte di questo disastro? Cosa possiamo fare?
Siamo spaventati e confusi. La fine del tunnel ci spaventa e non comprendiamo il presente. Cinema e letteratura esprimono bene quest’ansia generalizzata che trova paradossalmente sostegno nell’impetuoso sviluppo tecnologico.