Indipendentemente dal risultato referendario, è facile comprendere come si sia persa un’occasione di dibattito e di proposta. Così nei referendum, così alle elezioni politiche; perché quindi andare ancora a votare?

Indipendentemente dal risultato referendario, è facile comprendere come si sia persa un’occasione di dibattito e di proposta. Così nei referendum, così alle elezioni politiche; perché quindi andare ancora a votare?
Il declino di Salvini e Conte è emblematico di un modo spregiudicato, populista e casuale di intendere la politica. Purtroppo, all’orizzonte, non si vede molto altro.
Ma voi ce la fate ancora a leggere delle ultime posizioni di Berlusconi, delle riflessioni di Letta, dei tweet di Salvini? Io no. Scusate: io non ce la faccio più.
Ci si mette anche Prodi a benedire il governo PD-M5S, dimentico della propria esperienza.
Una volta erano importanti. Se ne discuteva, erano l’oggetto delle litigate TV. Quella in bianco e nero. Poi siamo diventati moderni, ci diciamo che le ideologie e le vecchie appartenenze sono morte, ed è vero, ma ci si accapiglia fra sostenitori di leader (non più di partiti) per le dichiarazioni estemporanee che urlano nei talk show ma pochissimo per i programmi politici che i leader e i loro partiti propongono. ‘Programmi politici’, capite? Ve li ricordate?