Sommario di questo post: mamma mia che pastrocchio!
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Sta per nascere il governo dem-dem fra 5 Stelle (che viene così resuscitato) e PD (che viene così suicidato)
Ci si mette anche Prodi a benedire il governo PD-M5S, dimentico della propria esperienza.
Eccoci al dibattito agostano fra chi vuole mandare Salvini al voto e chi venderebbe l’anima al diavolo per impedirglielo.
Per far partire la stramba maggioranza 5 stelle-Pd-LeU servirebbe un voto veloce sulla riduzione dei parlamentari (come chiede Di Maio) e la eliminazione dal cammino immediato di una lunga serie di impacci, intesi come temi sui quali i 3 partiti non vanno d'accordo neppure presi, a piacere, a due a due. Questa roba potrebbe durare per la residua legislatura solo se i 5 stelle si arrendono totalmente, trasformandosi in una specie di corrente dorotea del Pd. Certo, di fronte alla paura del voto tutto può essere.
Giuseppe De Filippi, Il Foglio
Eredità a 5 Stelle: 1) Hanno portato la Lega lepeniana di Salvini al governo; non si dica che è stata colpa del PD che non si è alleato con loro, o altre sciocchezze; nessuno li ha obbligati e chi ha avuto l’occhio non accecato dall’ideologia ha sempre visto le affinità fra loro. 2) Per totale incapacità, incompetenza, mancanza di idee, si sono fatti mangiare da Salvini mostrando di non valere un fico secco e orientando milioni di elettori populisti, qualunquisti, reazionari verso la scelta migliore, che è il Truce e non certamente Gigino; il M5S è morto, farà un risultato meschino alle elezioni, credo che in pochi si fideranno, in futuro, di allearsi con loro (tranne forse Zingaretti, su di lui ho dei dubbi). 3) Hanno quindi aperto le porte al governo platealmente fascista prossimo venturo. 4) Hanno fatto perdere un anno e mezzo all’Italia col loro freno a mano tirato su tutto, tranne sulla boiata del reddito di cittadinanza che sarà prontamente eliminato dal prossimo governo Salvini. Chi oggi, ancora, difende il M5S, si pone al di là del bene e del male e fuori dal consorzio politico italico, qualunque cosa intendiate con “consorzio politico”.
E’ crisi, è crisi! E’ crisi per tutti tranne che per Salvini, e gli scenari variano da brutti a tremendi…
Gli zombi pentastellati, gente politicamente morta anche se continua a camminare, hanno votato l’ennesima boiata salviniana: inutile agli effetti dell’ordine pubblico, perniciosa nei risultati, odiosa come ispirazione. Si avvicina così sempre più il momento in cui Salvini, che già fa tutto quello che gli pare, deciderà di staccare la spina e togliersi dai piedi il fastidio di quei piagnoni piantagrane incompetenti. Se non ci saranno colpi di scena vomitevoli (come un mega governo anti-leghista con gli zombi pentastellati assieme a quelli del PD) si andrà alle elezioni, Salvini con Meloni vinceranno a mani basse e faranno un governo senza alibi. Le anime belle non avranno la scusa dei 5 stelle “che hanno punti del programma come i nostri”, “che hanno elettori di sinistra” e altri pensieri sconnessi (si sa, gli zombi hanno il cervello marcio e non ragionano bene). Evviva il prossimo governo chiaramente, platealmente, organicamente, inequivocabilmente di destra (come adesso, ma c’è chi non capisce) che imporrà perfino a Zagrebelsky di prendere una posizione. E ho detto tutto.
Oggi lo possiamo dire: il M5S è ufficialmente morto. Ora possiamo vedere con più chiarezza gli stretti margini di movimento politico che rimangono.
I 5 stelle non sono diversi da Salvini ma semplicemente un’altra faccia della stessa medaglia.
Roberto Giachetti, No caro Franceschini, tra Pd e M5s non ci possono essere intese, il "Foglio", 23 lug 2019.
Il corpo calloso della manipolazione dell’informazione e delle coscienze impedisce ai più di comprendere le minacce alla democrazia di questo governo.
C’è una reazione ai cosiddetti radical chic che pretendono di essere più intelligenti di leghisti e grillini. Mah… Io continuo a pretenderlo…
L’Europa ha tenuto contro l’attacco sovranista, ma in Italia la situazione è drammatica.