Come sanno i miei assidui lettori, praticamente non sono più sui social per assoluto disgusto. Ho un profilo Facebook solo perché devo gestire gruppi e pagine (per esempio quella di Hic Rhodus). In questo momento, su Facebook, ho TRE amici, e farei a meno anche di quelli. Ciò basta, comunque, per fornirmi, sulla time line una sequenza di post di questo e quello, ciascuno affannato a fare lo splendido, la fica, il goliarda spiritoso, la saggia letterata… Quel poco – che già mi soffoca – mi conforta nell’idea che i social siano il male. Post inverosimili, battute statie, scopiazzature, frasi penose che vorrebbero essere mitiche e informate dall’estrema saggezza, ricette e “istruzioni” fantasticamente inutili, presunte citazioni ispirate, stupefacenti prodezze raccattate sul web che attirano i like, i cuoricini e commenti patetici di gente che – così penso – è stata bocciata in terza elementare (devo crederci, devo!). Ma davvero sentite il bisogno dei social?
Tag: omologazione
Le fiabe africane, mi sono documentato, non contengono nessun protagonista bianco, o cinese, lappone, indio, maori. Potete controllare da voi. Non hanno disabili né omosessuali, neppure uno. Neppure uno! Gli africani sono razzisti, omofobi, diversofobi. Mica come noi occidentali che abbiamo imparato ad essere attenti alle diversità di genere, di etnia, di orientamento sessuale eccetera, come dimostra in maniera cristallina la nuova Biancaneve Disney! In attesa dell’asteroide, che privi l’Universo della nostra specie di imbecilli, anche per oggi vi saluto, saluta, salut*, salutə.
Democratura senza paura
Il governo Meloni è senza idee, arrogante e autoritario. D’accordo, non è cambiato nulla rispetto al recente passato.
Il mio 25 aprile
È attuale l’antifascismo del 25 aprile? O c’è un nuovo e più subdolo pericolo, che pure potremmo chiamare “fascista”, dal quale dovremmo guardarci?
La correttezza politica, una strategia oscurantista per uniformare le coscienze
La deriva politicamente corretta si sta trasformando in una slavina oscurantista con conseguenze terribili. Occorre opporsi.
Il sesso è sempre scandaloso, quanto il #MeToo sempre stupido
L’onda breve del MeToo e la stanchezza verso la correttezza politica in tema di amore e sesso, inducono alcune riflessioni.
Ho espresso ieri il mio ultimo, inutile voto
Indipendentemente dal risultato referendario, è facile comprendere come si sia persa un’occasione di dibattito e di proposta. Così nei referendum, così alle elezioni politiche; perché quindi andare ancora a votare?
Resilienza o conflitto?
Essere intransigenti, schiena diritta, e semmai essere spezzati, o adattarsi, sperare in un domani migliore, poi si vedrà?
Schwa (ə)
Carə lettorə, Diə ci ha creatə ugualə, la schwa ci ha resə insignificantə.
Woke
Woke a te, e wokini tutti i tuoi bambini!
L’indipendenza intellettuale che non c’è
Cosa manca agli intellettuali per svolgere il loro ruolo sociale? Una riflessione.
Vivere con lo scandalo negli occhi
La polemica sulla statua della spigolatrice a Sapri non riguarda il sessismo ma, ancora una volta, il pensiero stereotipato.
Marionette ignare dei fili
La dittatura sanitaria, il Grande Reset, la tirannide incombente… La verità è che siamo tutti formichine inconsapevoli, senza bisogno di evocare complotti fantasiosi.
Nessuna speranza
Ho la certezza assoluta che la fine del mondo è imminente. Non sarà un asteroide a collidere con la Terra, né un conflitto nucleare scatenato da jihadisti pazzi ma, sottilmente e letalmente, l’implosione delle coscienze.
Senza tribù
Il mondo è diviso in tribù in feroce lotta una contro l’altra. Non appartenere ad alcuna tribù può davvero essere dura…