L’individuo è composto da molteplici Ego, non necessariamente coerenti, che mutano velocemente col tempo. Difficile farne una descrizione precisa.

L’individuo è composto da molteplici Ego, non necessariamente coerenti, che mutano velocemente col tempo. Difficile farne una descrizione precisa.
Avviamo la nostra indagine sui modi attraverso i quali è possibile conoscere i comportamenti degli individui. Oggi: complessità individuale, caos e fluire storico.
Come ai tempi del Covid, col suo codazzo di esperti, oggi subiamo lo straparlare sulla guerra di intellettuali che hanno dimenticato il loro ruolo sociale.
Una bellissima riflessione di Alessandro Barbano, che dovete assolutamente leggere, su una declinazione del relativismo come soggettivismo, non immune (anzi: inevitabilmente predisposto) all’errore e al conflitto.
Chi sono stati i grandi intellettuali italiani del Novecento? Un impietoso paragone con l’attualità.
L’ultima balla scoperta casualmente è che gli antichi romani erano in realtà africani, e le loro sibille fondarono il Vaticano. Un delirio. Dietro il quale c’è un disegno, pericoloso.
Se mai è esistita, oggi l’opinione pubblica è morta. E’ morta cioè la capacità e possibilità, per il popolo informato, di giudicare il ceto politico e l’efficacia delle azioni politiche.
Il mondo è governato da mediocri quando va bene e da furfanti quando va male. Ma non possiamo evitare un governo e un centro decisionale. Un’aporia insolubile
Non c’è categoria che non lamenti di essere stata dimenticata dal governo. Per forza: questo accade perché mancano politiche strategiche e strutturali.
Si continua a straparlare, anche in margine alle risoluzioni per contrastare il virus, di libertà, con evidente riferimento a un concetto settecentesco e irreale. Quella libertà è morta, assieme alle democrazie occidentali, e il futuro prossimo venturo sarà molto diverso da come ve lo immaginate…
E’ il populismo il vero e grande nemico della democrazia. Il populismo qualunquista dei 5 Stelle, quello fascistoide di Salvini ma anche quello stolido della sinistra. Che fare?
Nessuno può governare la complessità sociale a livello globale. Ciascuno di noi non può che attendere, impotente, ciò che accadrà, che sia un asteroide, un terrorista islamico o Rita Pavone al festival.
Boh? E’ tutto un bordello, o siamo noi che non riusciamo più a decifrare il mondo?
Popolo ed élite: c’è anche una frattura orizzontale che separa il Salvini “in noi” dal Salvini fuori di noi.
Assieme alla segmentazione sociale che investe popolo ed élite, inevitabilmente anche il linguaggio è diventato multiplo e, sostanzialmente, incomunicante.