Non mi dà tanto noia chi, per criticare la laicità francese, finisce col fare il gioco degli islamisti. Mi infastidisce il testo di costoro, infarcito di fallacie, errori e preconcetti.

Non mi dà tanto noia chi, per criticare la laicità francese, finisce col fare il gioco degli islamisti. Mi infastidisce il testo di costoro, infarcito di fallacie, errori e preconcetti.
L’attentato a Nizza mostra l’impossibilità di un dialogo fra democrazia occidentale e islamismo fanatico.
Il professore decapitato in Francia dal giovane estremista ceceno ci riporta ad alcune semplici riflessioni sulla laicità dello Stato. E sulla fortuna – sotto questo profilo – di vivere in Occidente.
In tema di immigrati la sinistra continua a sbagliare approccio, e scorda che una vera integrazione passa dal riconoscimento dei doveri dei migranti, non solo dei loro diritti.
Cambiare religione come si cambia un paio di scarpe, in condizioni estreme, con una piroetta di valori rocambolesca? Non credo…
Fra i cattivissimi detrattori di Silvia Romano e i buonissimi suoi santificatori, è in corso un dibattito sterile che impedisce una visione critica della vicenda della cooperante.
Viviamo di contrapposizioni: renziani e antirenziani, carnivori e vegani, romanisti e laziali… Impossibile diversamente?
Ci sono ragioni democratiche e liberali per dire “No” al velo integrale e a ciò che rappresenta. No al velo, no ai simboli religiosi divisivi, sì all’inclusione e all’uguaglianza in uno Stato laico.
Che analisi dovremmo mai fare dopo Barcellona? Cos’altro aggiungere? Forse ci serve un pensiero politicamente scorretto. Forse dovremmo fare i conti coi nostri demoni.
In Italia non subiamo attacchi terroristici islamisti, a differenza di altri paesi europei. Perché? Una posizione geografica privilegiata? Un accordo coi terroristi? La mafia a presidio del territorio? La risposta è diversa, e per una volta ne potremo andare fieri.
Abbiamo da poco commentato la pretesa di imporre i propri simboli religiosi, con riferimento al velo e al rifiuto della stretta di mano femminile. Il quel post ce la prendevamo in particolare con due atteggiamenti islamici ma siamo stati attenti a includere tutti i simboli di qualunque religione, incluso il crocifisso, per intenderci.
1) Solo una persona in malafede può non riconoscere l’esistenza di un Islam moderato. Anzi: le persone di fede islamica (nelle sue varianti) che desiderano vivere “normalmente”, lavorare, crescere i propri figli e pregare il proprio dio in santa pace sono la stragrandissima maggioranza.
E adesso piangiamo Orlando. Prepariamoci perché lo stragismo continuerà a colpire l’Occidente sorprendendoci stranamente ogni volta, costringendoci a porci le stesse medesime domande, come una stereotipia autistica, come se le risposte non fossero abbastanza chiare.
Chi scrive è sempre stato un sostenitore dell’ingresso della Turchia nell’Unione Europea; questo fino all’avvento di Erdogan che mi ha rapidamente convinto (specie in questi ultimi anni) che questa Turchia sia completamente incompatibile con l’Unione e che sia assolutamente necessario, fino a sostanziali cambiamenti (vale a dire: fino a che questo regime non sia completamente dimenticato), interrompere le trattative.
Anche per chi è convinto dei valori del relativismo culturale, per chi l’ha studiato e ne conosce non solo i concetti di base ma anche le ragioni storiche e materiali, risulta difficile accettare la dichiarazione di Sami Abu-Yusuf, imam della moschea di Colonia, che ha dichiarato che le vergognose molestie di capodanno a danno di centinaia di donne sono in sostanza colpa delle donne stesse, troppo profumate e troppo poco vestite.